Dal 30 maggio 2022 al 12 giugno 2022, Cinémathèque française presenta una selezione di 20 nuovi film italiani. Dopo la retrospettiva dedicata a Damiano Damiani, che si concluderà il giorno prima, la Cinémathèque française resterà sulla penisola con l’interessante programma di 20 lungometraggi “essenziali” del neorealismo. sembrava b Roma è una città aperta Da Roberto Rossellini (in programma lunedì 30 maggio) fino a Quattro passi tra le nuvole Alessandro Placeti (12 giugno) passa accanto a capolavori come riso amaro di Giuseppe de Santis e Umberto d. di Vittorio De Sica.
È difficile dire che il neorealismo fosse una “scuola” o un movimento. È stato soprattutto un momento della storia d’Italia e della sua rappresentazione, breve, intensa e viva, un connubio tra l’urgenza generata dalla guerra e la volontà politica di una comunità cinematografica di ricreare l’immagine di un intero popolo. realtà.
” Sono stato il primo a vedere le clipOssessione Mentre Visconti ha continuato le riprese a Ferrara. (…) Gli scrissi subito una lettera dicendogli che io Il film che stava girando era considerato semplice, ma come simbolo di un nuovo cinema si sarebbe chiamato neorealismo. La parola che fu poi usata per descrivere il movimento probabilmente proveniva da lì. Così parlò, a vent’anni di distanza dai fatti, Mario Serandri, DirettoreOssessione (1942) dal documentario giorni gloriosi (Visconti, Bagliero, de Santis, Serrandri, 1945), di la terra trema (1948), ma anche da Quattro passi tra le nuvole (Placiti, 1942) o tragico inseguimento (De Santis, 1947).
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