Nonostante l’inverno, il nord Italia torna a prosciugarsi, dal Po ai laghi. La situazione che preoccupa l’economia Fatto in ItaliaSi è davvero disidratato la scorsa estate.
La mancanza d’acqua ricorda l’estate scorsa, ad eccezione di febbraio. L’assenza di pioggia e neve nelle ultime settimane arriva dopo che il 2022 ha registrato un calo delle precipitazioni del 40%. Di conseguenza, i laghi del nord Italia sono ormai semivuoti, in particolare il Lago di Garda, che è al suo minimo storico. Nel frattempo, il fiume Po è “secco come d’estate”, scrive Freddità. L’Associazione Agricoltori segnala un dato importante: il Ponte Pica (in provincia di Pavia, in Lombardia), si trova 3,2 metri sotto lo zero idrografico. un risultato, “Le spiagge si trasformano in spiagge sabbiose come d’estate”Coldiretti precisa.
Ad ovest, il Lago di Como è meno 6 cm. Rispetto alla media del periodo in corso, il livello del lago è più basso di 40 cm. La situazione è molto preoccupante per la mancanza di neve nella zona. In tutto «si perde il 52% dell’acqua e 1,8 miliardi di metri cubi in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno», preoccupa Gladys Locelli, direttrice dell’Associazione nazionale amministrazione e amministrazione delle province lombarde, che ha citato Corriere della Sera.
Rischi siccità per l’economia italiana
Se la situazione climatica non cambierà nei prossimi mesi, la siccità sarà probabilmente peggiore rispetto al 2022, che è la peggiore degli ultimi 200 anni. L’anno scorso, secondo la Coldiretti, l’agricoltura, che dà lavoro a 3,5 milioni di persone nella pianura padana, ha subito danni per 6 miliardi di euro a causa della mancata produzione. Ma quest’anno, un terzo Fatto in Italia cibo che viene prodotto in “valle del cibo” Italiano, sarai in pericolo. Un’area in cui si concentra la metà della riproduzione nazionale, la produzione di Parmigiano-Reggiano e Grana Padano, ma anche una parte significativa dei cereali. Oltre al grano per la pasta, in questa regione è nato il “re dei risi”, cioè il vero Carnaroli, ma anche le principali varietà come il riso Arborio, il Vialone nano o il riso Roma e Baldo. Nel 2023 saranno prodotti meno di 8 ettari di riso, per un totale di appena 211.000 ettari, che è il minimo storico.
La siccità incide negativamente anche sulla produzione di energia idroelettrica rinnovabile, che nel 2022 è diminuita del 37,7% rispetto all’anno precedente. Lo scorso dicembre la produzione aveva già registrato un calo del 18,6% rispetto a dicembre 2021, secondo il rapporto mensile sul sistema elettrico di Terna.
Ma mentre sul nord Italia incombe l’incubo della siccità, al contrario, il sud della penisola sta affrontando violente alluvioni, come è successo in Sicilia nei giorni scorsi. Ciò mina anche l’agricoltura nella regione.
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