sabato, Novembre 30, 2024
DivertimentoMuore Jacques Chirac, Lady Di, l'attrice italiana

Muore Jacques Chirac, Lady Di, l’attrice italiana

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La famiglia Chirac è sotto i riflettori del cinema. Più precisamente, Bernadette, interpretata da Catherine Deneuve nel film di Léa Dominac, è nelle sale da mercoledì. La commedia è un misto di vita reale e scene di fantasia. Come fil rouge, i presunti tradimenti di Jacques Chirac. Fin dai primi minuti del film il tono è deciso. Quanto a Jacques Chirac, interpretato da Michel Vuillermoz, che parla del fatto che “la lealtà conta” in politica, la First Lady risponde provocatoriamente: “Questa è una grande novità!” »

Il film evoca un episodio farsesco avvenuto la sera della morte della principessa Diana, il 31 agosto 1997. Bernadette Chirac si svegliò nel cuore della notte, consapevole della terribile tragedia appena avvenuta sul Pont Alma a Parigi. È sola nel suo letto. Il capo dello Stato non c’è. Non trovato. Tanto che è stata costituita un’unità di crisi che comprendeva diversi testimoni, tra cui Bernadette e Claude Chirac, e le ricerche sono proseguite minuto per minuto.

Tutti questi giovani ascoltano dal vivo il maldestro Jacques Chirac, che esce dalla sua serata con un’attrice italiana, di cui il film non parla. Umiliata e ferita da questa infedeltà, la First Lady, sempre secondo la commedia, rimarrà rinchiusa per diversi giorni prima di riprendere le forze e diventare la beniamina dei media.

Strizzando l’occhio divertito, di fronte ai fotografi accorsi in massa per vedere la First Lady nella sua prima uscita post-crisi, Bernadette chiederà loro perché ce ne sono così tanti? Lei però “non è né Claudia Cardinale né Gina Lollobrigida”.

“Il presidente dorme”

Com’era nella vita reale? Davvero Jacques Chirac non fu ritrovato quella tragica sera dell’agosto 1997? Pierre-Alain Moet, consigliere economico di Lionel Jospin, Il primo ministro dell’epoca registrava nel suo taccuino di servizio la cronologia degli eventi visti da Matignon.

Scritti rivelati Oriente repubblicano » Nel 2017. Alle tre del mattino l’Eliseo non aveva ancora risposto. Per tutta la notte, uno degli assistenti permanenti spiegherà che “il presidente dorme”, lasciando a Matignon il compito di gestire la crisi.Lui spiega.

La notte finisce. I consiglieri dei vari ministeri colpiti da questa tragedia sono tornati ai loro uffici. “L’Eliseo finalmente risponde.” Annota nei suoi appunti che nel pomeriggio Jacques Chirac ha ricevuto il principe Carlo, venuto a rendere omaggio alla salma della sua ex moglie.

Voce Claudia Cardinale

Sempre nel 2017, Aquilino Morel, di Lionel Jospin In un momento di tragediaFa luce su questa misteriosa serata nel suo libro “Relinquishment”. “Per diverse ore abbiamo cercato di contattare il Presidente della Repubblica. senza risultato. È molto imbarazzante che i nostri corrispondenti dell’Eliseo non abbiano mai potuto rispondere alle nostre ripetute richieste. “Non siamo mai stati in grado di contattare il capo dello Stato”, ha scritto.

Nel 2001, l’autista privato di Jacques Chirac, che viveva dietro le quinte del potere, non esitò a raccontare storie sul suo capo, il presidente, nel suo libro “Venticinque anni con lui”. Jean-Claude Le Monde, morto nel 2018, gli ha assicurato che Jacques Chirac ha dormito quella sera a casa di Claudia Cardinale.

Chirac era anche un donnaioloMa non con me »

Recentemente, quest’ultimo ha chiarito questa voce che circolava da tempo a Parigi. In una lunga intervista dello scorso gennaio, Corriere della Sera » Ha messo piede nel problema: è vero che Jacques Chirac era a casa sua la notte della morte di Lady Di? “Non farmi ridere, ma no, non è vero.

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Secondo l’italiano le foto che li ritraevano insieme lo erano Anche il cliché “collage”. Jacques Chirac era molto imbarazzato da questa voce. Mi ha scritto una lettera, che conservo, e gli è piaciuto. Ma si è anche detto lusingato…”“, ha ammesso.

Come è nata la voce su questo problema? Claudia Cardinale non lo sa. Lei presume che la consegna della Legione d’Onore da parte di Jacques Chirac, il suo sostegno pubblico alla sua candidatura e la reputazione di seduttore del capo dello Stato siano stati sufficienti per instillare in alcune menti una poesia romantica. Sottolineo ancora: “Era solo una voce”. “Mi rendo conto: ho detto no a Brando, a Dillon, a Marcelo… Chirac era anche un donnaioloMa non con me. »

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