domenica, Novembre 24, 2024
MondoMosca aiuterà a "superare la crisi alimentare" se le sanzioni verranno revocate

Mosca aiuterà a “superare la crisi alimentare” se le sanzioni verranno revocate

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Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato giovedì di essere pronto ad aiutare a “superare la crisi alimentare” causata dalla sospensione della produzione di grano ucraina e russa a causa del conflitto in corso, revocando le sanzioni contro Mosca.

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Putin, secondo un comunicato diffuso dal Cremlino, nel corso di una conversazione telefonica, ha affermato che la Russia è “pronta a dare un contributo significativo al superamento della crisi alimentare attraverso l’esportazione di grano e fertilizzanti, fatta salva la revoca delle restrizioni politicamente motivate da parte del Ovest.” Con il Presidente del Consiglio Mario Draghi.

Questo invito è stato avviato dal Sig. Draghi.

Putin ha sottolineato che le accuse occidentali secondo cui Mosca, dal suo attacco all’Ucraina, ha bloccato le esportazioni di grano dell’Ucraina sono “prive di fondamento”.

Ha affermato: “Le difficoltà sorte sono legate, tra le altre cose, alle interruzioni nelle prestazioni delle catene di produzione e logistica, nonché alla politica finanziaria dei paesi occidentali durante la pandemia di coronavirus”.

“La situazione è peggiorata a causa delle restrizioni anti-russe imposte da Stati Uniti e Unione Europea”, ha detto, riferendosi ai round di sanzioni senza precedenti che hanno colpito la Russia.

L’Ucraina, uno dei principali esportatori di cereali, in particolare mais e grano, sta vedendo l’arresto della produzione a causa dei combattimenti.

Da parte sua, la Russia, altra potenza nel campo del grano, non può vendere la sua produzione ei fertilizzanti a causa delle sanzioni occidentali che colpiscono il settore finanziario e logistico. I paesi producono un terzo del grano mondiale.

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Vladimir Putin ha anche informato il sig. Draghi del “lavoro in corso per stabilire una vita pacifica nelle città liberate del Donbass” e che il processo di pace è stato “congelato da Kiev”.

Da parte sua Mario Draghi ha dichiarato in conferenza stampa che “lo scopo di questa telefonata è chiedere se si può fare qualcosa per annullare il divieto di frumento che è oggi nei depositi in Ucraina”.

Ha suggerito “la cooperazione tra Russia e Ucraina per l’apertura dei porti del Mar Nero” dove questo grano rischia di marcire “da un lato per purificare questi porti e dall’altro per assicurarne la presenza. Non ci sono schermaglie durante sminamento”.

Draghi ha osservato che da parte russa c’era “la volontà di continuare in questa direzione” e che avrebbe contattato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “per vedere se c’è una volontà simile”.

“Quando mi è stato chiesto se ho visto qualche barlume di speranza per la pace, la risposta è no”, ha però concluso il presidente del Consiglio italiano.

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