Questo sabato il giovane sloveno sarà l’attrazione di Milano-Sanremo, “Classisma”.
Milan-Sanremo ha giocato una sola volta (12E il nel 2020). E in una gara unica dove l’esperienza conta, in un evento di lunga data il cui ritmo e maestria devono sposarsi, nell’ozio, poi nella febbre, il 23enne Tadej Pogakar è il corridore da seguire. di base. I suoi risultati parlano da soli. Vincitore del Gran Premio degli Emirati Arabi Uniti 2022, Stradi Pjanic e Tirreno-Adriatico, lo sloveno guida con sicurezza quelli che sembrano uno spaventapasseri. Niente sembra in grado di impressionare un doppio vincitore del Tour de France seguendo le orme del più grande, Eddie Merckx o Bernard Hinault. In grado di alzare le braccia nelle gare a tappe, come le gare di un giorno. E di incidere il suo nome nella lista dei monumenti (Liegi-Bastogne-Liegi e Giro di Lombardia, vinti 2021).
Tra magia e domande in una disciplina che ha imparato a diffidare del dominio, il suo campo espressivo non ha limiti. Come dimostrano i suoi attacchi a lungo raggio (durante la tappa Grand-Bornand del Tour 2021 o l’ultima edizione delle Strade Bianche dopo una vittoria in solitaria di 50 km che ha intrappolato i suoi rivali in una vasta nuvola di polvere) o i suoi successi in quell’epoca. Le sue vittorie da solo o in volata per insediare un piccolo gruppo (Liegi-Bastogne-Liegi 2021).
Nella Milano-Sanremo lo sloveno può sfruttare la serie di difficoltà, ispirandosi a Gianni Bugno nel 1990 e utilizzando la Cipressa (5,6 km al 4,1%; 54 km dal termine) come punto di partenza o aspettando la follia di Poggio (3,7 km di dislivello in media del 4%, con l’8% di sorpassi; 13 km dal traguardo) per slanciarsi, come altri vincitori che si affidano alla massima difficoltà elettrica della maratona (la più lunga della stagione; 293 km) per passare alla finale. “Potrebbe essere possibile un attacco di CipressaHa ammesso Pogacar. Prima di aggiungere:Sono possibili vari scenari.» Il suo salto da levriero, la sicurezza, la tecnica e la versatilità gli danno ampio spazio per giocare in salita, così come sui pendii o nelle curve intricate che ti lasciano con le vertigini alla fine della gara quando chilometri di miglia squalificano i corridori.
Negli ultimi anni, corridori e battitori hanno condiviso gli allori di questo prestigioso evento. Tadej Pojjakar potrebbe aprire una nuova strada. L’ultimo vincitore del tour Milano-Sanremo è Vincenzo Nibali (2018). Prima dell’italiano, era necessario salire nella graduatoria dei premi a Laurent Fignon (un clamoroso doppio autore nel 1988 e nel 1989). A proposito di questo demone Pojacar, Eddie Merckx (il detentore del record di vittorie sulla Primavera, con sette) ha riassunto alla Gazzetta dello Sport:Divenne difficile trovare una parola per descrivere quello che stava facendo questo giovane. È incredibile e meraviglioso. Pogacar è “Campionissimo”. Considerando che ha solo 23 anni, è incredibile quello che può fare. Mi piace molto il fatto che guidi sempre per vincere. Ciò significa che si allena duramente e si prepara al meglio. I corridori come lui dominano lo sport quando sono in cima. Difficile da sopportare per gli altri ma buono per lo sport. Il pubblico guarda con passione e crescente interesse per lo sport. Sono sicuro che Pogacar renderà il nostro sport ancora più importante.“Alla fine Pogacar poteva sognare di vincere le cinque tappe (Milano-Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix, Liegi-Bastogne-Liegi e Giro di Lombardia), unendosi al circuito chiuso delle leggende Eddie Merckx, Roger de Vlaminck e Rick Van Louie.
Ma se Pogacar sarà al centro della scena, il capitano della squadra degli Emirati Arabi Uniti sarà molto segnato. E i candidati per approfittarne non mancano. L’olandese Matteo van der Poel inizierà la sua stagione nella Milano-Sanremo (quando i pacchetti si saranno accumulati: il francese Julian Alaphilippe, il belga Jasper Steuven, l’italiano Sonny Colberelli, l’irlandese Sam Bennett o l’australiano Caleb Ewan). Wout Van Aert (vincitore 2020, 3E il nel 2021), che beneficerà dell’assistenza di Primoz Roglic (“Bisognerà arrivare a Poggio, ma non si sa mai, forse si aspetta Pogacar, da Cipressa sarà una sfida difficile‘ ha detto il vincitore della Parigi-Nizza) e la formazione Jumbo-Visma cercheranno di farsi largo nell’arcaica Via Roma che vede sempre, con la primavera, una folla inferocita crollare, prima di ritrovare la calma.
I corridori Arnaud Demari (vincitore 2016) e Nasser Bouhani (4 .)E il Nel 2016, 6E il nel 2015) rappresenterà le migliori opportunità francesi. Il cavaliere Arkéa-Samsic presenta: “Mi è sempre piaciuta Milano-San-remo, è davvero un classico che guardavo sempre in tv quando ero più giovane. Penso che mi si addica di più, e lo faccio tutti gli anni. Ovviamente nelle ultime stagioni il gli attaccanti che si sono imposti possono, ma come tutti Una tendenza reversibile a favore dei corridori. La giustizia di pace è spesso Poggio, l’ultimo capo del giorno prima della discesa verso la fine, e il mio “punto di riferimento” durante questa salita, come per molti corridori, è la famosa cabina telefonica in alto .da questa gobba”.
Così va Milano Sanremo. Tutti conoscono i principali componenti e percorsi. Ma la gara è incredibile. Imprevedibile. Elettricista.
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