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Milan in vigilanza rossa per scacciare i pensieri oscuri

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Milan in vigilanza rossa per scacciare i pensieri oscuri

“Chiaramente non stiamo vivendo il nostro momento migliore. “Mister Stefano Pioli non ha cercato di abbellire la situazione dopo lo schiaffo inferto dall’Inter (3-0) mercoledì in Supercoppa italiana, dove i suoi giocatori sono passati il ​​turno.

Fino a novembre e alla pausa in Serie A, i campioni in carica hanno generalmente compensato con il loro entusiasmo le gambe a volte stanche. Ma dalla ripresa di inizio gennaio l’usura è soprattutto mentale.

Dopo una vittoria di misura contro la Salernitana (2-1), che aveva portato il Milan a cinque punti dalla capolista napoletana, tutto si è fermato.

Due deludenti pareggi in Serie A, una bocciatura in Coppa

In campionato il Milan è stato preso 2-2 dalla Roma mentre era in vantaggio 2-0 nell’86e Al minuto poi si aggancia nuovamente al Lecce (2-2) dopo un primo tempo spettrale. Theo Hernandez, l’ombra dell’instancabile squadra che fu in Qatar per i Blues, era stato addirittura sostituito in contropiede, anche se non era stato l’unico a soffrire.

Il Milan resta secondo ma è a dodici punti dal Napoli prima della trasferta all’olimpico contro la Lazio, sesta a quattro lunghezze (dopo i quindici punti di penalizzazione della Juventus).

Oltre alla battuta d’arresto in Supercoppa, il Milan è stato eliminato anche dalla Coppa Italia, dall’ottavo, da un Torino ridotto in dieci (1-0 p).

Questo colpo evidenzia in particolare la mancanza di profondità della panchina, i titolari non sempre hanno un rivestimento all’altezza quando si stancano.

Ibrahimovic ancora a parte, risparmiato Hernandez

In attacco, Stefano Pioli si è affidato quasi sistematicamente a Olivier Giroud dalla ripresa, anche se meno vincente (niente gol) e schietto, come l’altro finalista dei Mondiali Theo Hernandez.

Hernandez, inoltre, non sarà in trasferta a Roma per “affaticamento muscolare”, non convocato “per precauzione”, ha detto il club lunedì a fine giornata.

I due francesi “stanno bene, lo dimostrano anche i dati fisici. Che ci sia un contraccolpo dopo la finale persa è comprensibile, ma sono sicuro che daranno il loro contributo.

Per far saltare Giroud non bisogna ancora contare su Zlatan Ibrahimovic: operato a maggio al ginocchio sinistro, lo svedese ora si allena a terra, ma sempre in disparte, senza data di rientro in gara. Ante Rebic, altra possibile punta, riprende subito dopo un intoppo muscolare.

Reclute che faticano a convincere

Gli attaccanti restano punti interrogativi: l’ex attaccante del Liverpool Divock Origi stenta a ritrovare il suo livello fisico e il centrocampista ex Bruges Charles de Ketelaere, l’investimento più importante della scorsa estate (35 milioni di euro secondo la stampa), attende ancora il clic.

“Una squadra non perde la sua identità in due o tre partite, la nostra identità è chiara (…). In una situazione del genere o ti fai pena, o ti rimbocchi le maniche e reagisci, ecco cosa abbiamo scelto di fare fare”, assicura però Pioli.

Può contare sui valori sicuri del momento, come il centrocampista Sandro Tonali o l’esterno Rafael Leao. Ma attingere anche al ricordo della vittoria strappata ai supplementari lo scorso aprile all’Olimpico contro la Lazio (2-1). Una svolta nella conquista dell’a Scudo che i milanesi non vogliono ancora rinunciare a Napoli.

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