giovedì, Novembre 21, 2024
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“Mi è esplosa tutta la narice sinistra”: dopo un’altra iniezione di Botox, il suo naso si è bruciato e si è infettato

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Di base
Una donna americana di 52 anni, abituata alle iniezioni di Botox, ha avuto un’esperienza traumatica dopo un lungo trattamento.

Come molte donne americane della sua età, Christa Carson, 52 anni, usa iniezioni di Botox da 20 anni. Non era mai soddisfatta del suo aspetto e per tutto questo tempo continuò a farsi troppe iniezioni.

Nel 2015, questo residente di Seattle ha iniziato il trattamento con un chirurgo plastico. “Mi sentivo al sicuro e in buone mani, così ho firmato il modulo di consenso, che conteneva solo alcune avvertenze su lividi, gonfiore e rischio di infezione”, ha ricordato. New York Post. I primi anni sono andati bene fino al 12 ottobre 2020, quando ha ricevuto un’iniezione che le avrebbe cambiato la vita per sempre.

“Ero sotto shock e paura”

Dopo essere stata iniettata nel naso, Christa Carson ha avvertito strani sintomi. Inclusa “una sensazione di intorpidimento e formicolio” e persino un linguaggio confuso. Preoccupata, la mattina dopo chiamò lo studio del chirurgo, che le disse di presentarsi il prima possibile. Il verdetto è chiaro: il chirurgo ammette di aver toccato un vaso sanguigno. Le ha detto che le sue condizioni “peggioreranno prima di migliorare”. Disse che probabilmente si sarebbe ripresa entro sei mesi e le diede un unguento per curare il sito dell’iniezione. Una diagnosi che purtroppo si è rivelata completamente falsa.

Il 31 ottobre 2020, Christa Carson stava applicando un unguento quando la parte inferiore della sua narice si separò improvvisamente dal labbro superiore. “Mi è uscita tutta la narice sinistra ed era solo un piccolo pezzo di carne”, ricorda. “Ero sotto shock e paura.” “Anche il mio intero passaggio nasale sinistro e l’interno della mia bocca erano in questo stato e sembravano in fiamme”, ha aggiunto.

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È stato costretto a indossare un naso finto

IL Foto rivelate dai nostri colleghi Mostrava parte del volto dell’uomo cinquantenne, completamente nero e mezzo “marcio”. Come se avesse un’infezione alla pelle. Potendo ricevere le cure ma non avendo i mezzi per permettersi un intervento di chirurgia ricostruttiva, Christa Carson ha dovuto ricorrere a una protesi con stent nasale per respirare meglio. Sebbene sia ancora molto “disturbata e stigmatizzata”, conferma che la “protesi del naso” che indossa da due anni le ha permesso di “vivere una vita normale”.

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