“È la mia migliore recitazione. Ci siamo sentiti come se ci fossero stati dei tremori nei giorni precedenti. Queste sono le parole che Amanda Peña ha catturato emotivamente domenica 15 maggio a Benoit Bradel, Direttore del Passages Transfestival di Metz. Con la sua performance migliorata Frontera/Confine Il coreografo di origini messicane, cilene e austriache ha concluso un festival iniziato dieci giorni fa. Un festival la cui diversità artistica (teatro documentario, danza contemporanea, performance, musica, ecc.) e la diversità geografica (in tutta Europa e persino spettacoli internazionali) ha catturato il pubblico. “Speravo ci sarebbe voluto ma non pensavo che sarebbe stato così pieno. Abbiamo dovuto spingere i muri!”, dice il suo manager. “Grazie al nostro direttore tecnico, siamo stati in grado di installare qualche persona in più del previsto e, quindi, non abbiamo creato frustrazione”.
A maggio 2023 ancora più a lungo
Sebbene siano stati venduti venticinque spettacoli, alcuni sono simili La canzone del padre di Hatice Ozer franco-turco, “La grande scatola e la piccola orchestra” per Florschütz & Döhnertou a Berlino o colon Per il regista belga-algerino Salim Jafari, aveva il potenziale per raddoppiare le prestazioni. “Quando si programma, questo è il gioco! A causa della crisi sanitaria, ci sono spettacoli che sono stati programmati per oltre un anno e altri, come L’inno del padre Che è arrivato quando avevamo già completato la programmazione. Un solo posto rimasto, primo sabato alle 21:30! Fiducioso che questo spettacolo sarà programmato all’MC93 Bobigny, il suo direttore, Hortense Arcambault, ex co-direttore del Festival di Avignone, dice Benoit Bradel, che si è recato a Metz per vederlo.
Dal 20 al 22 maggio a Esch-sur-Alzette, Passages Transfestival dovrebbe tornare a Metz il prossimo anno sul tema dell’Italia. “Sarebbe una questione delle sue migrazioni, delle sue leggende, dei suoi vicini… L’Italia era un grande paese nomade. Gli italiani sono andati in Argentina o in Brasile o addirittura a Berlino! Non sarebbe dogmatico. Penso a questo programma libanese che vorrei piace programmare perché si riferisce agli imperatori romani.La prossima edizione è prevista.In alto, e forse più spaziosa nella parte bassa della scalinata del parco, può estendersi soprattutto nel tempo, a partire dal 3 maggio e proseguendo fino il fine settimana dell’“Ascensione”.La scelta dipenderà ovviamente dalle risorse finanziarie che verranno stanziate per questo Il Festival Sembra che la Direzione Regionale per gli Affari Culturali (DRAAC) sarà pronta a fornirgli maggiore sostegno.
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