Qual è il modo migliore per monetizzare le interazioni umane? Questa domanda è sempre stata al centro del lavoro dei social network, in particolare di Facebook.
Finora, non abbiamo trovato niente di meglio che costruire ecosistemi online che simulano le interazioni sociali del mondo reale, ma hanno il vantaggio di registrare tutti questi scambi virtuali.
Raccogliendo enormi quantità di dati sugli utenti di Internet, i proprietari di queste piattaforme hanno a disposizione una grande quantità di informazioni per la vendita di pubblicità personale altamente redditizia.
Ma chiamare “amici” i contatti di Facebook e offrire di rispondere ai loro post con emoji alla fine riproduce solo una parte limitata delle interazioni sociali reali. Quindi è sorta la domanda: come andiamo oltre?
Per Facebook, la risposta è semplice: il metaverso, un mondo virtuale connesso a Internet e accessibile tramite un dispositivo di realtà virtuale (ecco un visore costruito da Oculus, una società che Facebook ha acquistato nel 2014 per 2 miliardi di dollari). Per lanciare questa rivoluzione e Per dimenticare le differenzeAnche la casa madre del social network ha annunciato di averlo fatto Cambia il suo nome in Meta.
sequenza logica
Con molti recuperi (Amazon con Twitche Facebook con Instagram WhatsAppe Google con YouTubeCopiando concetti popolari, la strategia di tutte le principali aziende tecnologiche è fare di tutto per bloccare gli utenti di Internet sulle proprie piattaforme e monetizzare ogni minuto che trascorrono lì.
Metaverse è perfettamente in linea con questa strategia. Invece di aumentare il numero di siti Web e app con funzionalità diverse, perché non introdurre una realtà parallela completa? I piani ambiziosi di Mark Zuckerberg: To Usa le sue stesse parole, il metaverso sarà Il Santo Graal delle interazioni sociali.
Riunioni professionali, videogiochi, sport, concerti… il metaverso deve riunire tutto in un unico luogo. Se l’imprenditore promette di non intraprendere questa avventura da solo e che molte altre aziende vi saranno associate, non c’è dubbio che il più grande vincitore sarà l’architetto – e cabina – dell’intero ecosistema.
Tanto più che Meta deve continuare a raccogliere e rivendere i dati degli utenti. Il vice giornalista Janos Rose, li riassumiamo come segue: “Nonostante il cambio di nome, Meta rimane più fedele che mai alla filosofia di Facebook.”
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