sabato, Novembre 30, 2024
MondoMessico: 50 anni di carcere per gli assassini di 122 passeggeri dell'autobus

Messico: 50 anni di carcere per gli assassini di 122 passeggeri dell’autobus

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Undici ex membri del cartello della droga sono stati condannati a 50 anni ciascuno per l’omicidio di 122 passeggeri di autobus nel nord-ovest del Messico, vicino agli Stati Uniti, più di dieci anni fa, ha annunciato mercoledì l’ufficio del procuratore generale.

Gli 11 uomini, che all’epoca degli eventi del 2010 erano presumibilmente membri del cartello Zetas, sono stati giudicati colpevoli di “omicidio condizionale” – un omicidio commesso con circostanze aggravanti – secondo il comunicato stampa dell’accusa.

All’epoca ci furono diverse denunce di passeggeri rapiti e poi ritrovati in tombe segrete nello stato di Tamaulipas, al confine con gli Stati Uniti.

Le vittime furono “scaricate dagli autobus e successivamente ritrovate in diverse tombe segrete”.

Non è stata determinata la nazionalità delle vittime di questa rotta che i migranti seguono nel tentativo di raggiungere gli Stati Uniti.

Le denunce presentate all’epoca indicano che la maggior parte delle vittime erano viaggiatori messicani che prendevano linee commerciali, al contrario di migranti che utilizzavano trasporti clandestini.

Gli autobus sono stati intercettati nei pressi del comune di San Fernando, a meno di 200 chilometri dal confine.

Nell’agosto 2010, nella stessa città di San Fernando, 72 migranti furono uccisi dagli Zeta.

Secondo le autorità, le bande di narcotrafficanti volevano reclutare migranti forzati e viaggiatori, che se si fossero opposti sarebbero stati uccisi.

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