La principale banca d’affari italiana, Mediobanca, venerdì ha registrato risultati record e migliori del previsto per il suo anno fiscale 2021/2022, trainato dal continuo aumento delle commissioni e dalla ripresa dei prestiti.
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Il suo utile netto per il periodo da luglio 2021 a giugno 2022 è stato di 907 milioni di euro, in crescita del 12% anno su anno. Questo risultato è superiore al consenso degli analisti della società di informazioni finanziarie Factset Estimates, che prevede 894 milioni di euro.
Utile netto di 191,1 milioni di euro
“L’efficienza del proprio modello di business, la posizione vantaggiosa e la diversificazione delle attività hanno consentito al Gruppo Mediobanca di registrare risultati record in dodici mesi nonostante il contesto macroeconomico e le turbolenze dei mercati.» Banca benvenuta.
Nell’ultimo trimestre dell’anno l’utile netto è stato di 191,1 milioni di euro. Ancora una volta, questo supera le aspettative degli analisti che si aspettavano 174 milioni di euro, ma sono scesi del 6% in un anno. Nel corso dell’esercizio Mediobanca ha generato ricavi record per 2,85 miliardi di euro (+8% in un anno), grazie all’aumento dei margini netti di interesse, a 1,5 miliardi di euro (+5%) e commissioni, in crescita del 14% a 850 milioni.
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Allo stesso tempo, i prestiti concessi sono aumentati del 7% a 51,7 miliardi di euro. Il totale delle sofferenze è sceso del 20% a 1,33 miliardi di euro e ora rappresenta il 2,5% del portafoglio prestiti, in calo dal 3,2%. Il core capital ratio (CET1) di Mediobanca, indicatore che gli analisti seguono da vicino per misurare la capacità di affrontare una crisi, è stato del 15,7%, contro il 16,3% dell’anno precedente.
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