di Elvira Pollina
MILANO (Reuters) – Mediaset, la prima televisione privata italiana, ha in programma di modificare la propria struttura patrimoniale creando due classi di azioni al fine di agevolare potenziali alleanze transfrontaliere che dovrebbero consentirle di competere con la nuova società. Pesi massimi trasmessi online.
La proposta è stata annunciata venerdì dal consiglio di amministrazione del gruppo dopo il trasferimento della sede legale di Mediaset nei Paesi Bassi, avvenuto il mese scorso, che consentirebbe di avere una base “neutra” per attuare questa strategia di crescita.
“La creazione della struttura azionaria a due classi è un passo essenziale verso l’ulteriore creazione di un gruppo paneuropeo nel settore dell’intrattenimento e dei contenuti”, ha affermato Mediaset in una nota.
Ha aggiunto che fornirebbe “maggiore flessibilità per finanziare potenziali future fusioni e acquisizioni”.
Queste strutture consentono ad alcuni azionisti di avere più potere sulla dimensione della loro partecipazione e di preparare fusioni e acquisizioni senza perdere il controllo.
Mediaset, il cui secondo azionista è Vivendi con il 28,8% del capitale contro il 44% di Fininvest, ha stabilito che il proprio capitale sociale sarà costituito da azioni ordinarie di classe A e B e che tutto il capitale esistente sarà convertito in azioni ordinarie di classe A.
Il Gruppo attingerà alle proprie riserve per finanziare l’emissione di nuove azioni di Classe A e un leggero aumento del valore nominale delle proprie azioni durante il processo di conversione.
Pertanto il valore di ciascuna azione di Classe B sarà dieci volte maggiore di quello di un’azione di Classe A, e tale proporzione sarà la stessa anche per i relativi diritti di voto.
Mediaset ha aggiunto che queste due tipologie di azioni avranno gli stessi diritti economici, anche per quanto riguarda il pagamento dei dividendi.
Il consiglio di amministrazione di Mediaset ha anche approvato una proposta per cambiare il nome del gruppo, che diventerà MFE-MEDIAFOREUROPE al momento della registrazione nei Paesi Bassi.
Gli azionisti di Mediaset voteranno su queste proposte il 25 novembre.
Mediaset controlla il gruppo spagnolo Mediaset Espana ed è azionista della tedesca ProSiebenSat.1 Media, che in più occasioni ha cercato di inserirla nella propria strategia per l’unificazione europea senza riuscire a persuaderla. (versione francese di Jean-Stefan Bruce)