(Milano) La casa di lusso italiana Salvatore Ferragamo ha annunciato martedì il suo arrivo alle 1è essere Gennaio al suo nuovo direttore, Marco Gobetti, che per cinque anni prima guidava un rivale nel mondo della moda, il gruppo britannico Burberry.
Allo stesso tempo, il gruppo italiano ha dichiarato di aver accettato le dimissioni del vicepresidente esecutivo Michele Norsa, che lascerà l’incarico a fine dicembre.
Dopo aver gestito Salvatore Ferragamo dal 2006 al 2016, Michele Norsa ha lavorato in modo significativo in Missoni prima di tornare nella lussuosa casa fiorentina a maggio 2020.
Ferragamo ha annunciato a giugno di aver raggiunto un accordo per l’ingresso di Marco Gobetti nella società come amministratore delegato.
In precedenza Gobetti ha lavorato per Moschino, per tredici anni all’interno del Gruppo LVMH dove è stato CEO di Givenchy e Céline, prima di entrare in Burberry nel 2017.
Ferragamo ha dichiarato in un comunicato stampa diffuso martedì che l’arrivo di Marco Gobetti “segna l’inizio di una nuova fase di valutazione e sviluppo del marchio nei mercati globali”.
Il marchio italiano ha registrato un utile netto di 40 milioni di euro nei primi nove mesi dell’anno, riflettendo una ripresa dell’attività, trainata dalle vendite in Asia e negli Stati Uniti.
Nello stesso periodo del 2020, duramente segnato dalla crisi sanitaria, il marchio ha subito una perdita di 96 milioni di euro.
Il fatturato è cresciuto del 34% nel periodo gennaio-settembre, a 785,3 milioni di euro.
Il gruppo italiano, le cui origini risalgono al 1927, impiega circa 3.750 persone.
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