Roslyn Frecaudet, presidente degli Amici delle Arti, è venuta ad assistere ad una sessione Unipop al Vox Cinema, dove è stato proiettato il film “Abduction” di Marco Bellocchio. Uscito un anno fa in Italia, arriverà sui nostri schermi il 1 novembre. Dopo il film, sullo schermo del Grand Écran, il regista risponde alle domande poste via SMS dai 700 cinema francesi del circuito Unipop. In francese e italiano che non manca di fascino! Disse di aver scoperto questa storia terrificante del rapimento (1870 – durante il regno di Pio IX -) da parte dell’Inquisizione di bambini ebrei per farli preti. Questo dramma si conclude con una sanguinosa rivoluzione contro il “Re-Papa”. Dice di aver lavorato molto attraverso gli archivi e intervistando ebrei, cattolici, vescovi e cardinali. Tutti hanno aderito al progetto del film “per non ripetere gli errori del passato”. Conclude il suo intervento invocando la tolleranza tra le religioni e da parte delle religioni verso coloro che non hanno tolleranza.
Roslyn Frekodet, appassionata di cani
Roslyn ha davvero amato il film e ha espresso il suo incrollabile sostegno alle proiezioni di Vox e Unipop. “Sono una grande appassionata – racconta – Quando insegnavo sostenevo ‘Scuola e Cinema’. Ho anche promosso un cineforum interno alla scuola di Giovanna d’Arco: Middle and High School in Film. Hanno pubblicato bellissimi piccoli libretti. Li ho conservati tutti.”
Non conoscevo la storia che veniva raccontata. Mostra chiaramente che l’umanità non avanza né regredisce. A quel tempo era l’Inquisizione, e ora sta accadendo in Iran. Il ragazzino rapito gioca molto bene così come quello che interpretava da piccolo. La mamma è davvero commovente! Quanto al Papa, ne ha dieci! Ci sentiamo insoddisfatti di questo Papa, che ha avuto il regno pontificio più lungo (31 anni). La messa in scena è eccellente. Ho notato molta oscurità: la polizia, gli ebrei, i cavalli, le carrozze, l’atmosfera del dormitorio per i giovani che si avviano al sacerdozio… Impossibile girare in tutti questi luoghi riservati, e non esistono luoghi naturali per le riprese . Grazie all’IA, tra l’altro, lungo il fiume Tigri: lì, brava IA! È un film violento, fisico, morale e psicologico che mantiene lo spettatore in uno stato di tensione per tutta la durata del film.
A seguire: giovedì 19 ottobre, alle 18,30: “Consenso”, seguito alle 20,30 dall’incontro con la sua direttrice Vanessa Filho. È possibile separare il film dall’intervista oppure seguirli insieme