(Stoccolma) – Un team di ricercatori svedesi ha scoperto un significativo rilascio naturale di metano, un gas che contribuisce al riscaldamento globale, dalle acque profonde del Mar Baltico, ha annunciato venerdì.
La missione ha trovato questo gas a una profondità di circa 400 metri, al largo della costa di Nynashamn, nel sud-est della Svezia, su un’area di circa 20 chilometri.2.
Il metano viene rilasciato da microrganismi che vivono nei sedimenti marini, ma è prodotto anche da attività umane, come l’agricoltura e gli impianti petroliferi e di gas.
Il metano è responsabile di circa il 30% del riscaldamento globale a partire dall’epoca preindustriale. In un periodo di 20 anni, il suo effetto termico è 80 volte più forte di quello dell’anidride carbonica.
“Sappiamo che le bolle di metano possono fuoriuscire dai bassi fondali costieri del Mar Baltico, ma non ho mai visto un’emissione di bolle così intensa prima, e certamente non da una regione così profonda”, ha detto il ricercatore Christian Strahn. Comunicato stampa dell’Università di Stoccolma che guida questo progetto con l’Università Linnæus di Växjö.
I ricercatori sono abituati a vedere bolle di metano sollevarsi da 150 a 200 metri sopra il fondale marino, ma in questo caso sono rimasti sorpresi nel notare bolle a 370 metri sopra il fondale marino, o vicino alla superficie.
Il professore di geofisica marina afferma: “Il metano nelle bolle si dissolve nel mare e quindi le loro dimensioni diminuiscono gradualmente man mano che salgono verso la superficie del mare”.
“Non sono a conoscenza di nessuno studio in cui siano state osservate bolle così persistenti a queste profondità”.
Il ricercatore ha aggiunto: “Questo potrebbe essere un nuovo record mondiale, che potrebbe costringerci a rivalutare il ruolo delle regioni profonde in termini di contributo alla produzione di metano nelle acque superficiali”.
Secondo lui, in assenza di ossigeno nelle acque profonde del Mar Baltico, i livelli di metano disciolto nel mare possono essere relativamente alti e le bolle rimangono intatte, quindi il metano può salire a livelli più alti.
I ricercatori, che non hanno quantificato il rilascio, hanno prelevato un gran numero di campioni di sedimenti e acqua per capire perché in quest’area specifica veniva rilasciato così tanto metano.
I ricercatori sperano ora di condurre nuove analisi per scoprire perché le emissioni di metano sono così elevate in queste aree.
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