Renzi: “Votiamo sì ma ora il governo decide cosa fare. Differenza epocale tra stabilità e immobilità”
“Votiamo sì, ma ora il governo decide cosa fare” – “Diciamo sì alla manovra ma diamo al governo la responsabilità di dire che crescerà. Siamo pronti a lavorare se c’è un orizzonte”. Lo dice il leader di Iv Matteo Renzi nella dichiarazione di voto sulla manovra al Senato. E aggiunge: “Se affermiamo il principio che una forza politica non può chiedere conto di come vengono spesi i soldi perché altrimenti si disturba l’operatore, trasformiamo il Parlamento in un luogo di schiacciamento e non diamo stabilità”. “Abbiamo chiesto chiarezza su dove andranno a finire i soldi che non torneranno mai”, dice del Recovery Fund.
“A chi viene a dire ‘sei irresponsabile perché metti in dubbio la stabilità, rispondo che ho lavorato per continuare l’esperienza del legislatore perché pensiamo che la stabilità sia un valore ma c’è una differenza epocale tra stabilità e inazione. Come in un bicicletta, l’equilibrio si tiene se ci si sposta o se ci si trova in uno stato di inerzia fine alla vita legislativa.
Renzi: “Dobbiamo rispettare le forme istituzionali” – “Ci etichettano come irresponsabili e pierini ma dal rispetto delle forme democratiche deriva una credibilità delle istituzioni che ora rischia di essere messa alla prova. Se il governo gialloverde approva la legge elettorale in 48 ore, andiamo alla Corte costituzionale, come ha fatto il Pd. Se lo fa il governo giallorosso, starà zitto? “, aggiunge il leader della IV. Deve esserci “rispetto delle forme democratiche”, “un principio di pratica” non può passare, nota riferendosi all’esame della legge di bilancio, e quindi “il superamento del bicameralismo perfetto. Se una pratica basta, questa viene distrutta. ‘aula”. Renzi chiede “il rispetto delle forme istituzionali, dall’intelligence alla legge di bilancio”.
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