Uno studio recente dimostra che camminare può essere un modo efficace per combattere le ricadute di lombalgia.
Lo studio pubblicato dai ricercatori australiani della Macquarie University di Sydney sulla rivista Lancet raccomanda l’attività fisica per prevenire eventuali ricadute di mal di schiena.
Allo studio hanno partecipato più di 700 australiani, tra cui 565 donne, che si erano riprese da un dolore lombare non specifico, che ha stabilito che i partecipanti sono stati seguiti per un periodo compreso tra 12 e 36 mesi.
I partecipanti, con un’età media di 54 anni, sono stati divisi in due gruppi, uno dei quali ha beneficiato di camminata ed educazione accompagnata da sei sessioni di terapia fisica nell’arco di sei mesi, mentre l’altro gruppo non ha ricevuto alcun trattamento.
I risultati dello studio hanno mostrato che il tempo per la ricaduta del dolore nell’area interessata è stato più lungo nel gruppo di primo intervento, raggiungendo i 208 giorni, mentre nel gruppo di controllo il tempo è stato di 112 giorni.
Se nel 2020 la lombalgia colpisse circa 619 milioni di persone in tutto il mondo, potrebbe colpire fino a 843 milioni di persone nel 2050. Secondo gli autori dello studio, la lombalgia è più comune nelle donne.