In Italia e all’estero, quando si parla di “Torre pendente”, si pensa subito alla Cattedrale di Notre-Dame de l’Assomption, conosciuta come la “Torre di Pisa”. Ma il Monumento toscano non è l’unico edificio storico italiano a presentare una grave anomalia di inclinazione.
A circa 170 chilometri a nord-est di Pisa si trova la città di Bologna, che ha non una ma due “torri pendenti”. Il più imponente è il Monte Asinelli, che raggiunge un’altezza di 97 metri ed ha un’inclinazione di 1,3 gradi. A pochi metri di distanza si trova la sua vicina, la Torre Garisenda. È più bassa (48 metri), ma più inclinata della Torre degli Asinelli (4 gradi). Anche per questo ha attirato l’attenzione della stampa nazionale (e internazionale) negli ultimi giorni.
“Aumento anomalo delle oscillazioni”
Perché Come spiega il sito informativo È un articolo, Lo scorso fine settimana “Il comune di Bologna ha limitato il traffico attorno alle due torri simbolo della città, in quanto i dispositivi utilizzati per misurare la stabilità della torre Garicenda hanno notato negli ultimi mesi un aumento delle oscillazioni”..
Secondo il rapporto della città, queste limitazioni al traffico serviranno per effettuare misurazioni più precise e quindi non costituiranno un segnale di preoccupazione per il possibile imminente crollo del monumento.
“Creare una struttura protettiva”
Il sindaco della città, Matteo Lepore, ha però poi confermato che al momento tutte le opzioni sono sul tavolo, ventilando anche la possibilità di rendere pedonale la piazza attorno alla Garicenda. “Questa torre ha oscillato da quando è stata costruita [en 1109, et elle a été raccourcie au XIVe siècle pour cette raison]Ma queste oscillazioni sono diventate anormali, e questa condizione nasce dal deterioramento della coesione del materiale”. disse Lepore, le cui osservazioni Lo trasmette il quotidiano rumeno La Repubblica.
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