A Roma, in uno Stadio Olimpico riaperto al pubblico per la prima volta dopo più di un anno, la pandemia di coronavirus impone, l’Italia rinata di Roberto Mancini lancia venerdì l’Euro calcio contro la delicata Turchia di Senol Günes.
Mancini ha ammesso giovedì che avrebbe preferito uno stadio pieno per tifare gli Azzurri, ma “dopo essersi abituato a nessuno lì, avere 16.000 spettatori (o circa il 25% della capienza) è già un primo passo”.
Il duello tra Italia e Turchia sarà presentato su TVA Sports dalle 14 di venerdì.
Il nostro descrittore Frédéric Lord ha apparecchiato il tavolo per l’Euro al “JiC” giovedì sera: lo si può vedere nel video principale.
“La prima partita è sempre la più difficile, bisogna essere mentalmente liberi (…). Se facciamo le cose come le sappiamo fare, con serenità, ci arriveremo”, ha aggiunto colui che per tre anni ha ricostruito la Nazionale dopo averla portata al punto più basso, assente dai Mondiali per la prima volta in 60 anni.
Di fronte a una Turchia sempre difficile da gestire e raramente pericolosa come nei grandi incontri, l’Italia saprà presto se può dire la sua, al fianco dei grandi favoriti dell’Euro.
Con Mancini ha ritrovato gioco e fiducia, grazie alle qualificazioni senza falsificazioni all’Euro (dieci vittorie in dieci partite) poi alla prossima Final 4 della Lega delle Nazioni (a ottobre).
“Siamo riusciti a trasformare la delusione in entusiasmo e voglia di fare bene”, ha detto giovedì il capitano Giorgio Chiellini, assicurando che l’Italia aveva una “immensa” voglia di “recupero”.
Ma se rimane su un’impressionante striscia di 27 partite imbattute, l’Italia ha incontrato pochi grandi nomi e rimane ancora una promessa da confermare.
“E’ un gruppo vero, sanno che nessuno è una star che può, da solo, tirare fuori dai guai gli altri: per arrivarci, devono farlo insieme”, ha detto giovedì l’ex internazionale Alessandro Del Piero al Corriere della Sera .
“Paura di nessuno”
Alessandro Nesta non è meno ottimista sulle occasioni italiane: l’ex giocatore della Lazio Roma, protagonista della cerimonia d’apertura al fianco di Francesco Totti, leggenda della Roma, conserva in particolare sulla Gazzetta dello Sport “un bel mix di gioventù ed esperienza” .
Dal lato dell’esperienza: la cerniera centrale inossidabile Bonucci-Chiellini (più di 200 selezioni entrambe). Sul fronte giovanile: il fervore dell’astro nascente Nicolò Barella, le gambe di Federico Chiesa ma anche l’importanza nella gabbia del già esperto Gianluigi Donnarumma, che dovrà dimenticare un po’ le discussioni sul suo futuro al club.
Marco Verratti, il fulcro di Mancini, è destinato a saltare questa partita inaugurale, poiché il centrocampista del Paris SG ha appena ripreso gli allenamenti di gruppo dopo l’infortunio al ginocchio di inizio maggio con il Paris SG. Dovrebbe sostituirlo Manuel Locatelli, al fianco del prezioso Jorginho, recente vincitore della Champions League con il Chelsea.
Dal lato turco, Senol Günes, l’allenatore che ha portato il paese sul podio della Coppa del Mondo (3°) nel 2002, potrà contare in particolare sulla grande forma del veterano Burak Yilmaz, 35 anni, campione di Francia con il Lille.
Ma Donnarumma terrà d’occhio anche il compagno del Milan Hakan Calhanoglu e un altro residente a Lille, Yusuf Yazici, venuto a regalargli tre gol a San Siro (3-0) a novembre in Europa League.
Se la Turchia è in teoria la nazione più debole del girone A (29esima nel ranking Fifa, dietro a Italia, Svizzera e Galles), è un vero outsider. Con la sua difesa di ferro (3 gol subiti nelle qualificazioni), aveva fatto piegare notevolmente la Francia.
“Non abbiamo paura di nessuno a terra. Vogliamo iniziare la competizione nel miglior modo possibile”, promette Yilmaz.
Gallese e Svizzera partiranno sabato a Baku, a più di 3000 chilometri da Roma, in questo nuovo Euro itinerante.
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