Pubblicato il 28 settembre 2023 alle 11:58
Il governo sovranista di Giorgia Meloni è ostile all’immigrazione… tranne quando viene scelta. Per far fronte alla carenza di personale ospedaliero che colpisce il sistema sanitario transalpino, vengono reclutati medici e infermieri a Cuba e in India.
Il sistema sanitario soffre da un decennio di gravi tagli al bilancio che hanno portato alla chiusura di 37.000 posti letto e di oltre un centinaio di ospedali. Le difficili condizioni di lavoro stanno causando una crisi professionale tra gli studenti e un esodo di giovani laureati, mentre gli operatori sanitari sempre più anziani vanno in pensione in massa.
Medici cubani e infermiere indiane
Il sistema ospedaliero, che secondo gli italiani è il migliore del mondo, è in sofferenza. Stipendi troppo bassi, mancanza di considerazione e poche prospettive di carriera spingono i professionisti a recarsi all’estero, spesso nella vicina Svizzera. Negli ultimi anni quasi 30.000 infermieri italiani hanno lasciato il Paese e più di 3.000 se ne vanno ogni anno. La Corte dei Conti stima che ora ne manchino circa 65.000 e che siano necessari altri 20.000 “infermieri di famiglia e di comunità”.
«Stiamo lavorando per rendere più attrattiva la professione infermieristica», ha risposto il ministro della Salute Orazio Schillaci. Ma nel breve termine bisognerà stringere accordi con l’estero per avere un numero sufficiente di infermieri”. Verranno dall’India e le autorità vogliono reclutarli il più presto possibile. Cinquecento medici cubani specializzati in cardiologia e ortopedia arriveranno a lavorare per almeno un anno negli ospedali calabresi. Quasi 200 hanno già preso servizio nella penisola.
Una soluzione tampone per un sistema in crisi
L’Ordine italiano degli infermieri critica una “soluzione tampone” e dubita della preparazione linguistica e professionale dei colleghi indiani. Richiede garanzie per un miglioramento concreto delle condizioni in cui viene esercitata la professione. Attira sempre meno studenti con un calo delle iscrizioni alla facoltà di infermieristica del 10% in un anno.
«Questa professione sta morendo con orari massacranti per appena 1.600 euro al mese», denuncia l’Ordine degli infermieri in una lettera indirizzata a Giorgia Meloni chiedendole di convocare un’assemblea e rispondere alle sue richieste. Il Ministero della Salute ha chiesto per il prossimo anno un aumento di bilancio di 4 miliardi di euro, che potrebbe rivelarsi insufficiente.
La Federazione Italiana Medici è preoccupata per la mancata reazione delle autorità pubbliche quando la popolazione della penisola è una delle più anziane del mondo. Quasi il 20% degli italiani ha già più di 65 anni e il numero delle persone non autosufficienti e i costi sanitari esploderanno nei prossimi anni.
Non sono solo i pazienti a invecchiare. Oltre il 50% del personale ospedaliero ha ormai più di 55 anni, rispetto al 17% all’inizio degli anni 2000. La carenza di infermieri aumenta ogni anno a causa dello squilibrio tra pensionamenti (17.000 all’anno) e nuove assunzioni (8.000 all’anno). Sarà difficile correggerlo ricorrendo massicciamente a professionisti stranieri. Secondo l’OCSE, il settore sanitario italiano è poco attraente a causa della cronica mancanza di finanziamenti, delle scarse prospettive di carriera e del nepotismo.
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