Il gas russo rappresenta il 45% delle importazioni di gas in Italia. Il Paese si sta rivolgendo ad altre fonti di approvvigionamento.
Il ministro per la Trasformazione ambientale Roberto Cingolani ha affermato in un’intervista pubblicata giovedì che l’Italia è moralmente obbligata a fermare “presto” l’acquisto del gas russo, i cui proventi vengono utilizzati per finanziare la guerra in Ucraina.
“Secondo me, dovremmo presto interrompere le spedizioni di gas russo per motivi etici”, ha detto al quotidiano. No Stampa.
Il Ministro è attualmente in viaggio di due giorni con il suo omologo per gli Affari Esteri Luigi Di Maio in Angola e nella Repubblica Democratica del Congo per concludere nuovi contratti di fornitura e ridurre così la dipendenza dell’Italia dal gas russo che rappresenta il 45% della cancelleria.
Grave errore geopolitico
“Stiamo diversificando rapidamente le nostre fonti”, ha affermato. “È chiaro che l’intera Europa dipende molto dalla Russia per il gas, e questo rappresenta un grave errore geopolitico degli ultimi 20 anni”.
“Inutile pensare di risolverlo in un mese. Ma da un certo punto di vista ci sono molti soldi, con l’energia che diamo alla Russia quasi un miliardo di euro al giorno, e ti rendi conto che indirettamente lo siamo finanziare la guerra”, ha affermato.
Il ministro si aspetta che l’Italia possa fare a meno del gas russo entro 18 mesi. In precedenza, era stato stimato che la penisola avrebbe avuto bisogno di “da 24 a 30 mesi” per arrivarci.
“Entro la seconda metà del prossimo anno, inizieremo ad avere un’indipendenza quasi completa”, ha insistito.
funzionamento del termostato
L’Italia è uno dei maggiori consumatori di gas in Europa, consuma il 42% del proprio consumo energetico e ne importa il 95%.
L’Italia ha intrapreso un’offensiva diplomatica in Africa per liberarsi dalla sua dipendenza dal gas russo: Algeria ed Egitto prima di Pasqua, Congo e Angola questa settimana e Mozambico a maggio.
Il governo ha anche avviato la realizzazione di un “termostato di funzionamento”, che mira a ridurre di un grado il riscaldamento nelle scuole e nei dipartimenti, e adottare per questa estate una misura equivalente con l’aria condizionata.
Questa regola, che si applicherà anche alle abitazioni private e alle imprese, potrebbe fornire quattro miliardi di metri cubi di gas all’anno, ovvero circa il 14% del gas importato dalla Russia, secondo No Stampa.