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L’Italia non dice no alla restituzione di un frammento del fregio

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L’Italia non dice no alla restituzione di un frammento del fregio

Fu stipulato un accordo con la Grecia per il prestito di un frammento del monumento acquistato dal Museo Archeologico di Palermo nel 1820. Il primo passo verso una definitiva restituzione.

Roma

Dal 1984, il governo greco ha chiesto al British Museum di restituire le 12 statue e 15 metope che rappresentano più della metà della decorazione scolpita del Partenone e 75 metri del fregio interno del tempio. Nell’ottobre 2021 l’Unesco sollecita il museo inglese a restituirgli le opere. La Sicilia ha deciso di prendere il comando, a seguito di un accordo negoziato per 10 anni con il governo greco. Il 7 gennaio inviò ad Atene l’unica parte del Partenone che deteneva: il frammento del fregio rappresentante il piede di una dea – di Peitho o forse anche di Artemide seduta su un trono -, s’sfugge dal drappo di il suo vestito.

L’elemento, che faceva parte del fregio smantellato nel 1802 su richiesta dell’ambasciatore britannico presso l’Impero Ottomano, Thomas Bruce, fu offerto da quest’ultimo al console britannico in Sicilia, Robert Fagan, nel 1816 Dopo la sua morte, la sua vedova lo vendette nel 1820 alla Regia Università di Palermo, che sarebbe diventata il Museo Archeologico…

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