Alla fine della scorsa settimana il “Med 5”, meglio conosciuto come il “club dei cinque”, si è riunito ad Atene per affrontare la crisi migratoria. I paesi cosiddetti “in prima linea” hanno infatti organizzato questo incontro per ottenere “proposte comuni” sul nuovo patto europeo sulla migrazione e per attuare meccanismi di solidarietà realistici e operativi.
Italia, Malta, Grecia, Spagna e Cipro si sono riuniti venerdì e sabato per discutere di un’equa distribuzione dei migranti all’interno dell’Unione europea. Atene ha sottolineato in particolare “l’importanza di sviluppare un meccanismo europeo forte ed efficace per il rimpatrio obbligatorio dei migranti”. Già lo scorso settembre è stato presentato alla Commissione Europea un nuovo patto di solidarietà in cui la cooperazione richiedeva maggiori investimenti, un riadattamento dei canali di immigrazione legale e un sostegno più sostenuto da altri paesi europei. Queste richieste sono state ancora una volta espresse dai cinque paesi in quanto vogliono una più equa divisione dei compiti e delle responsabilità riguardo alla questione migratoria. Inoltre, hanno anche insistito sulla necessità di creare un patto europeo che si occupi della migrazione e delle richieste di asilo.
Inoltre, nel rapporto ufficiale, i cinque ministri dell’Interno hanno osservato e denunciato “notevoli squilibri nei testi legislativi proposti, ancora lontani dall’essere del tutto governati dal principio di solidarietà e di equa ripartizione delle responsabilità”. La dichiarazione afferma inoltre l’urgenza della situazione e chiede una mobilitazione generale “Dobbiamo garantire un’efficace solidarietà europea a tutti i migranti e richiedenti asilo, indipendentemente da come hanno raggiunto il territorio dell’Unione europea, tenendo conto della necessità di istituire un meccanismo di ricollocazione automatico e obbligatorio ”Il nuovo accordo sulla migrazione sarà presto presentato alla Commissione Europea.
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