martedì, Novembre 19, 2024
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L’Italia esclude l’invio di truppe in Ucraina e l’uso delle proprie armi per attaccare la Russia

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AA/Londra/Burak Ber

Il ministro degli Esteri italiano ha escluso, venerdì, l’invio di truppe in Ucraina e l’uso di armi italiane per attaccare obiettivi in ​​Russia.

“È impossibile per l’Italia inviare soldati in Ucraina o usare le nostre armi in Russia”, ha detto Antonio Tajani durante l’incontro informale dei ministri degli Esteri della NATO nella capitale ceca, Praga.

Ha sottolineato che il sostegno all’Ucraina continuerà, sottolineando che secondo la Costituzione italiana è impossibile per l’Italia consentire che le sue armi vengano utilizzate per colpire all’interno della Russia e schierare forze in Ucraina.

“Non stiamo combattendo contro la Russia. Stiamo difendendo l’Ucraina. Non è la stessa cosa”, ha aggiunto.

In precedenza, il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg aveva affermato che l’Ucraina ha il diritto di difendersi, e che ciò include anche “il diritto di colpire obiettivi militari legittimi all’interno della Russia”.

Si ricorda che il 24 febbraio 2022 la Russia ha lanciato un’operazione militare in Ucraina, che ha suscitato molteplici reazioni a livello internazionale, in particolare da parte dell’Unione Europea e degli Stati Uniti, oltre a imporre sanzioni finanziarie ed economiche senza precedenti e le più dure misure contro Mosca.

La Russia afferma di essere intervenuta per proteggere la maggioranza della popolazione russofona nelle regioni separatiste del Donbas, in particolare le regioni di Donetsk e Lugansk che volevano ottenere l’indipendenza dall’Ucraina e che hanno finito per essere annesse alla Russia dopo due referendum tenutisi nel settembre 2022 in queste regioni. regioni. Provincia.

La Russia propone inoltre, come condizione fondamentale per porre fine alla sua operazione, che l’Ucraina abbandoni i suoi piani di adesione ad entità e alleanze militari, inclusa la NATO, e adotti uno status di “completa neutralità”, che Kiev considera “interferenza”. Nella sua sovranità.”

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* Tradotto dall’inglese da Fayden Glassy

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