L’agenzia di stampa ufficiale della Repubblica islamica iraniana ha riferito martedì che navi cinesi e russe sono entrate nelle acque territoriali iraniane per partecipare ad esercitazioni militari congiunte con la Repubblica islamica.
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Queste esercitazioni congiunte avrebbero dovuto iniziare martedì sera nell'Oceano Indiano settentrionale, come annunciato dal portavoce dell'esercitazione, l'ammiraglio iraniano Mostafa Tajodini, durante una conferenza stampa congiunta con i comandanti delle unità russa e cinese.
La Cina ha schierato il cacciatorpediniere lanciamissili Urumqi, la fregata lanciamissili Linyi e la nave di rifornimento Dongpinghu.
La Russia ha affermato che un distaccamento di navi della flotta del Pacifico, guidato dall'incrociatore Varyag, è arrivato lunedì al porto di Chabahar, nel sud-est dell'Iran.
L'inizio dell'addestramento coincide con l'inizio del mese di Ramadan, in un momento in cui l'esercito israeliano continua a bombardare la Striscia di Gaza nella sua guerra contro il movimento palestinese di Hamas.
I tre paesi hanno spiegato che le manovre mirano a garantire congiuntamente la sicurezza regionale e l’attività economica marittima.
Condividendo il desiderio comune di contrastare quella che presentano come egemonia statunitense, hanno già organizzato esercitazioni congiunte nella regione nel marzo 2023.
I ribelli Houthi, sostenuti da Teheran, hanno interrotto il traffico marittimo effettuando attacchi alle navi da novembre, sostenendo di agire in solidarietà con i palestinesi a Gaza, dove Israele è in guerra con Hamas dal 7 ottobre.