Ecco finalmente il primo gol di Leo (87° posto), preciso dopo una sola azione.
L’argentino aveva già provocato un 2-1, segnato contro il suo campo da Denis Appiah, mentre voleva convertire un passaggio dall’argentino a Kylian Mbappe (81).
Queste due misure hanno notevolmente alleviato il Paris Saint-Germain, scosso dal “Canary” che ha pareggiato in due tempi da Randall Kolo Mwani (76) dopo il rosso contro il portiere costaricano (65).
Quando è uscito per incontrare Ludovic Blass, che era appena sfuggito alla supervisione di Thilo Kahrer, Navas ha colpito al petto il n.10 di Nantes.
Kylian Mbappe ha iniziato perfettamente la partita di Parigi bloccando Leandro Paredes (2).
Il Paris lo fa grazie ai suoi talentuosi giocatori, che hanno onorato i 30 anni del ruolo di Auteuil, festeggiati con grande fumata, e soprattutto ben preparati per l’importante trasferta al Manchester City di mercoledì in Champions League.
MNM . ha funzionato
Ha anche cancellato il triste ricordo della sconfitta al Parc des Princes contro il Nantes lo scorso marzo (2-1), che è stata probabilmente la peggiore partita dell’era di Mauricio Pochettino.
Per completare l’esercizio di pre-cittadinanza, il PSG ha giocato due tempi completamente opposti: uno per la complicità del terzetto offensivo, l’altro per il lavoro in difesa, dopo aver escluso il portiere, ei negativi.
In effetti, le connessioni MNM Messi e Neymar Mbappe sono avanzate in questa partita.
I tre si sono trovati molto, a partire da questa trasformazione di “Ney” ispirata a Messi. Ma Alban Lafont ha fatto bella figura, lasciando “Bulga” con il solito gesto di frustrazione: passarsi la mano sul collo (classificato 18).
Mbappé ha provato anche a segnare il suo primo gol per Leo, dopo aver vacillato al ritmo dei 100 all’ora, ma la porta gialla è stata chiusa (24).
Il portiere del Nantes Alban Lafont ha fatto molto per impedire al terzetto di segnare il secondo gol, fermando il piede con un calcio del brasiliano (29) e un altro contro Messi, dopo un gol con Marco Verratti (38).
Il ritorno del tecnico azzurro, dopo un mese di assenza per un infortunio alla coscia, ha fatto molto bene alla partita parigina.
Attraverso la fascia di capitano, che ha regalato a Mbappe quando è uscito (75° posto), Verratti, legato a Leandro Paredes, anche lui rientrato dall’infortunio, ha fatto molto bene al PSG.
Padroneggiare Verratti e Paredes
La bravura tecnica dei centrocampisti ha permesso ai tre di testa di concentrarsi sulla loro complicità nello sviluppo senza venire a cercare palloni molto alti, come Neymar al Bordeaux durante il giorno precedente, ad esempio.
Dopo la sosta, i Canaries sono usciti dalla gabbia e hanno minacciato Parigi, e l’esercizio è diventato difensivo, soprattutto dopo il rosso attribuito a Navas.
L’insolito giunto difensivo di Abdo Diallo-Thilo Kahrer ha resistito per qualche tempo prima di perdere il potere di Kolo Mwani.
Ma contro il City torneranno a riposo Marquinhos e Presnel Kimpembe, sopravvissuto ai problemi degli Inuit.
Sergio Ramos, che ancora non può comparire sul tabellone segnapunti, potrebbe essere tra i convocati ma non tra i titolari, in quanto deve ancora giocare un minuto con il PSG.
In tribuna ha potuto apprezzare la forma di Mbappe, grazie al suo storico slancio a quattro a Park con i Blues contro il Kazakistan (8-0), e ai progressi fatti dall’MNM.
Quanto a Messi, l’ex allenatore lo sapeva già…
Il difensore spagnolo ha scoperto anche, sugli spalti, la potenza nascente del suo nuovo giovane club (classe 1970), con Tivo che cita in particolare le storiche combo, la Supra, Lotes Falco e Tigres Mystic, e un muro di fumo nel 30esimo minuto.
Tutti al PSG sono pronti per il City.
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