L’invito d’onore di un Paese da parte della Fiera del Libro di Francoforte rappresenta un investimento considerevole, motivato dalla promessa di importanti conseguenze economiche per il settore del libro e dell’editoria.
Dopo la Spagna, ospite d’onore nel 2022, e la Slovenia, attesa nel 2023, l’Italia occuperà dunque un posto privilegiato all’interno della manifestazione. ” Un’occasione unica per il Paese “, ha esultato Ricardo Franco Levi, presidente dell’Associazione degli editori italiani, nel marzo 2022. Aveva accettato di assumere il ruolo di curatore speciale, affidatogli da Dario Franceschini, ex ministro della Cultura italiano.
Collegamenti inquietanti
Dall’inizio del 2022, Ricardo Franco Levi, anche presidente della Federazione europea degli editori, ha partecipato, come commissario straordinarioall’organizzazione dell’arrivo dell’Italia alla Fiera di Francoforte 2024.
Per gestire la comunicazione intorno all’evento, è stata nominata una società belga, IFC Next. “piccolo dettaglio“, rileva il quotidiano Libero : “Il figlio di Levi, Alberto, lavora per IFC Next.Legami tra padre e figlio, con la fiera internazionale in mezzo, che sollevano alcuni interrogativi.
Al giornale, Ricardo Franco Levi si è difeso: “IFC Next ha vinto la gara perché il suo progetto è stato il migliore e il più vantaggioso. E mio figlio non ha mai partecipato a questo […]“, ha assicurato, il 26 maggio, per difendersi dalle accuse di “nepotismo“.
“coscienza professionale»
Nonostante questa smentita, la lettera di dimissioni non si è fatta attendere, inviata direttamente al Ministro della Cultura italiano, successore di Dario Franceschini, Gennaro Sangiuliano. Ricordando che le rivelazioni diLiberoposato “una domanda che non aveva postoe che il coinvolgimento di IFC Next è stato “inequivocabilmente“, Ricardo Franco Levi propone ancora la sua”coscienziosità“.”Sentivo di dover smettere“, assicura.
In un comunicato stampa, il ministro Sangiuliano ringrazia Ricardo Franco Levi per il lavoro svolto fino ad oggi e per la sua disponibilità. Precisa però che non può, dal punto di vista istituzionale, accettare le dimissioni, ma che il governo si esprimerà presto, per nominare un nuovo commissario straordinario.
Parlando all’agenzia italiana Adnkronos, Ricardo Franco Levi ha sottolineato di essere “Scusa» di dover lasciare il suo posto prima del 2024 e la realizzazione del progetto che sostiene dal 2017.
Serie di polemiche
Le dimissioni del commissario straordinario arrivano dopo una precedente polemica, all’inizio di questo mese di maggio. Invitato da Ricardo Franco Levi a parlare all’inaugurazione della Fiera del Libro di Francoforte, il fisico e scrittore italiano Carlo Rovelli era stato finalmente rimosso dalla lista degli invitati, per evitare qualsiasi “imbarazzo“.
Rovelli, infatti, aveva parlato, pochi giorni prima, della politica di sostegno dell’Italia all’Ucraina e del passato del ministro della Difesa italiano Guido Crosetto, che aveva lavorato a lungo al fianco di una grande azienda di armamenti del Paese…
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Il ritiro dell’invito aveva suscitato un moto di solidarietà nei confronti di Carlo Rovelli, molte personalità del mondo della cultura vedevano in esso l’influenza del governo estrema destra di Giorgia Meloni. Ricardo Franco Levi ha poi riconsiderato la sua decisione, rinnovando la sua proposta al fisico.
Presidente dell’Associazione degli Editori Italiani, Ricardo Franco Levi rimarrà tale fino alla fine ufficiale del suo mandato, il prossimo settembre.
Fotografia: Ricardo Franco Levi, nel 2018 (ActuaLitté, CC BY SA 2.0)