L’FBI ha annunciato venerdì di aver restituito al governo italiano un gigantesco mosaico di oltre 2.000 anni. Quest’opera, considerata “un pezzo chiave della storia di Roma”, è andata perduta per almeno un secolo, fino a quando un donatore anonimo ha contattato l’FBI nel 2020, affermando di essere in possesso di un mosaico raffigurante Medusa, riferisce CNN.
Il mosaico è stato tagliato in 16 pezzi, ciascuno con un peso compreso tra 35 e 90 kg. Questi pezzi erano stati tenuti separatamente dagli anni ’80 su pallet in un box di stoccaggio a Los Angeles (USA). Sebbene alcuni di questi pallet fossero infestati da termiti, i pezzi sono rimasti “in gran parte intatti grazie alla struttura climatizzata in cui erano stati conservati”. Arrivata in Italia ad aprile con un trasporto specializzato finanziato dal donatore, l’opera è in fase di pulizia e restauro.
Un arrivo misterioso
Furono gli agenti Elizabeth Rivas e Allen Grove a identificare la vera origine di questo mosaico, la cui provenienza era sconosciuta. In questo momento, tuttavia, gli investigatori non sono stati in grado di stabilire con chiarezza da quanto tempo è in possesso del donatore, o da quanto tempo è negli Stati Uniti. Era stato inserito nei registri italiani dei beni culturali nel 1909. Appare anche in un annuncio su un quotidiano di Los Angeles del 1959.
Questa restituzione fa parte di uno sforzo più generale che è in corso da diversi anni negli Stati Uniti. Una dozzina di manufatti antichi, ad esempio, sono stati recentemente sequestrati dal New York Museum of Art. Allo stesso modo, lo scorso giugno sono state restituite all’Italia monete per un valore di 14 milioni di dollari.
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