A due settimane dalle elezioni legislative italiane, l’estrema destra, alleata di Silvio Berlusconi, ha dato un enorme vantaggio contro una sinistra che si mostra frammentata, prospettiva che preoccupa il campo europeista della terza potenza economica dell’eurozona.
Tutti i sondaggi prevedono una vittoria per Giorgia Meloni, leader dell’organizzazione Fratelli d’Italia (FdI) alle elezioni legislative del 25 settembre, che potrebbe diventare il primo capo di governo di uno dei paesi fondatori dell’Unione Europea dalla carica -periodo fascista.
La coalizione per i diritti che riunisce il suo partito, la Lega (anti-immigrazione) guidata da Matteo Salvini e Forza Italia guidata da Silvio Berlusconi (destra liberale) guida nelle intenzioni di voto, con il 45,9% al 28,5% per una coalizione e secondo la politica sito di informazione, la sinistra guidata dal Pd (PD, centro sinistra). YouTrend Che ha raccolto gli ultimi sondaggi dei maggiori istituti. “Voterò Meloni”, ha detto Bernardo, 55enne avvocato della Roma, che critica la sinistra per aver fatto campagna solo per opporsi all’estrema destra. “Non è più accettabile che Sinistra e Pd rivendichino il monopolio della morale”.
La sinistra non è in grado di unirsi
Il precedente Movimento 5 stelle (M5S) anti-regime era molto indietro nei sondaggi, con il 13,2%. All’interno della coalizione di destra, FdI aveva il 24,4%, Lega il 12,1% e Forza Italia il 7,8%.
Il PD di Enrico Letta, che non è riuscito a unire la sinistra né a concludere un accordo con il M5S ma ha stretto un accordo con una modesta coalizione di sinistra ambientalista, ha ottenuto un punteggio del 21,5%.
La vittoria dei diritti “sembra guadagnata”, riassume il Centro Italiano Studi Elettorali (CISE) dell’Università Luis di Roma, i cui sondaggi mostrano anche un divario minore ma molto confortevole tra i diritti (42%) e la coalizione Letta ( 31%). Questi sono gli ultimi sondaggi disponibili fino alle elezioni perché la legge elettorale italiana li ha vietati due settimane fa.
Verso una maggioranza di destra in entrambe le Camere
In termini di seggi, le proiezioni attribuiscono la maggioranza assoluta ai diritti di coalizione nelle due Camere, Camera e Senato. Secondo l’accordo tra i suoi tre partiti, il partito che riceve il maggior numero di voti impone il suo candidato alla carica di primo ministro. Dovrebbe quindi andare a Giorgia Meloni, attivista in gioventù del Movimento Sociale Italiano (MSI) fondato nel 1946 da seguaci di Benito Mussolini, e che alla fine del 2012 ha co-fondato l’organizzazione Fratelli d’Italia.
Questo carismatico Quadra, un brillante oratore il cui principio è “Dio, famiglia, patria”, generalmente sostiene la stessa politica della Lega: più sicurezza, meno immigrazione, meno tasse.
Un “rischio molto grande” per l’Unione Europea
E se, a beneficio dell’Europa dei Paesi, volesse rivedere i suoi rapporti con Bruxelles ei partner europei dell’Italia, assicura che non ci sarà una pausa secca mentre Roma è la principale beneficiaria del piano di ripresa. L’Unione Europea ha circa 200 miliardi di euro di fondi dati per mantenere a galla la terza economia più grande dell’eurozona.
Ma sul piano diplomatico, il fronte conservatore mostra profonde divisioni. Atlantic, Georgia Meloni difende gli aiuti militari all’Ucraina mentre Matteo Salvini, ammiratore di Vladimir Putin, critica regolarmente la politica europea in questa crisi.
Per Enrico Letta, l’alleanza conservatrice rappresenta un “rischio molto grosso” per l’Ue. Ha avvertito a fine agosto che “non c’è mai stato un grande Paese europeo guidato da forze politiche che si siano chiaramente opposte all’idea di una comunità europea e abbia sostenuto chiaramente l’idea di un’Europa degli Stati”.
La chiave del sondaggio sarà l’affluenza generalmente alta in Italia (intorno al 75%) e il comportamento indeciso stimato al 20%.
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