“Ho sentito la presenza di Dio, ma sono molto lontano dal Vaticano”. Laura Sjore non ha perso la fiducia nemmeno nei due casi più diffusi che hanno scosso lo Stato Pontificio negli ultimi quarant’anni. È una delle poche decine di avvocati accreditati presso la Santa Sede e rappresenta le famiglie di Emanuela Orlandi, la giovane scomparsa vicino alle porte del Papa nei primi anni Ottanta, ancora al centro di uno scandalo che ha cristallizzato quattro decenni di Storia italiana, così come Cedric Tournai, la guardia svizzera accusata di aver ucciso la coppia Estermann, il leader e sua moglie, alla fine degli anni ’90.
Ammette che la verità su questi misteri irrisolti potrebbe non essere provata durante la sua vita. Ma finché lei “ha una voce, [elle] Continuerà a parlare e ad indagare”. La verità è che questa 46enne siciliana è “non negoziabile”. Quindi non intende allentare la pressione sul Vaticano. Sulla stampa italiana, a trentotto anni dalla scomparsa della quindicenne, ha detto Poche settimane fa ha detto “finché non ci saranno prove per dimostrare la sua morte, continueremo a cercarla. Era viva”. Ma per ora il silenzio è l’unica risposta ottenuta dalle autorità religiose. “Forse si pentono di avermi adottato!” ride.
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