Il terzo scudetto della storia del Napoli, che la squadra meridionale vincerà sicuramente visto che giovedì sera è stato pareggiato (1-1) a Udine, è stato festeggiato con grande entusiasmo popolare dal fischio dell’arbitro. È stato festeggiato dalla stampa italiana venerdì. sembrava b Gazzetta dello Sport Il primo e più importante dei tre quotidiani sportivi della penisola, titolato interamente da “Uno” A “Napoli in paradiso”.
Tra i tanti angoli scelti per parlare del titolo, ho evidenziato il lavoro dell’allenatore, Luciano Spalletti, che è stato particolarmente elogiato da Arrigo Sacchi. “ È un titolo privato, un’opera collettiva, Ex allenatore del Milan squalificato e scelta dell’Italia. Durante i due Scudetti precedenti, il Napoli ha vinto aggrappandosi a un’individualità, che era anche la più forte del mondo: Diego Maradona, il faro di questa squadra. Se non c’era, non c’era luce. Oggi il Napoli è dipeso dalla partita, dal girone, dalla somma di tutti i fattori. È un grande sviluppo e Spalletti è stato il maestro. Ha scelto un tipo di gioco, ha dato uno stile particolare alla sua squadra e ha saputo convincere i giocatori a seguirlo. »
“Hai visto Maradona?”
Gli altri due quotidiani sportivi italiani hanno voluto dare un tocco originale al loro omaggio allo scudetto di Napoli. Così, Tuttosport si è divertito a “sfidare” Diego Maradona, l’impressionante numero 10, per i primi due titoli (1987, 1990): “Hai visto Maradona? Napoli campione 33 anni dopo Diego” Per il Corriere dello Sport vale letteralmente la pena inchinarsi al dominio della squadra di Victor Osimhen: “L’eroe di Napoli: inchinatevi a lui!”E per aggiungere a ciò, Questo scudetto non ha eguali, è stato vinto da una squadra invincibile.
Prima pagina del Corriere dello Sport di venerdì mattina. (medico)
I principali quotidiani hanno ampiamente ripreso l’indirizzo. In onore de Il Mattino, il quotidiano più prestigioso di Napoli. “Canta napoletano!” »In prima pagina, esorta, a continuare “Osimhen porta il Napoli nel paradiso tricolore”. Il Mattino dedica a questo evento le prime sedici pagine, testimoniando in particolare Giuseppe Bruscolotti, uno dei capitani della squadra campione nel 1987: “E’ anche uno scudetto all’insegna del motto di Maradona: abbiamo vinto insieme a lui, mentre la squadra di oggi lo ha costruito nello stadio che porta il suo nome!”
La Repubblica Le fonti per questo titolo si basano su un editoriale di Paolo Condo (giurato italiano per il Pallone d’Oro di France Football). A proposito di indirizzo “in tre atti”Tre fattori principali spiegano la vittoria: Il primo atto è toccato ad Aurelio De Laurentiis, il quale, dopo anni di tornei terminati in posti d’onore, si rende conto che il nucleo della sua squadra, nonostante l’enorme ricchezza in termini di talento, non vincerà mai. di tifosi, decide di cambiare collezione e ringiovanimento.Il secondo atto è di Cristiano Giuntoli, che ha scoperto i Rhinos in Georgia: un giocatore quasi sconosciuto all’inizio della stagione che entrerà nella classifica del Pallone d’Oro.Il terzo atto è opera di Luciano Spalletti, che dopo aver prodotto calcio di qualità durante tutta la sua carriera da allenatore ha messo insieme questo capolavoro che sarà ricordato per sempre”.
“Napule è” è sulla copertina de La Stampa del venerdì mattina. (medico)
Per Il Corriere della Sera, un riferimento al cinema, settore prediletto dal presidente De Laurentiis, con “Napoli campione, splendida bellezza ‘, riferendosi a ‘La grande bellezza’, film del produttore napoletano Paolo Sorrentino, grande tifoso della squadra della sua città natale. La Stampa gioca sulla sobrietà e sui riferimenti con un “Napoletano”che significa uno “È Napoli!” » in lingua napoletana. Un triplice omaggio: alla squadra campione, alla grande città del sud Italia e anche e soprattutto al cantante napoletano Pino Daniele, le cui canzoni “Napule è” vengono regolarmente cantate allo stadio di Diego Maradona.
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