Mezzo secolo di cinema italiano si è concluso giovedì 29 marzo a Roma. Paolo Taviani è morto «dopo breve malattia», come hanno riferito i media, in una clinica di Roma, sua città d'adozione. Porta con sé una filmografia che inizia nel 1962 e conta una ventina di opere, oltre a innumerevoli premi, tra cui la Palma d'Oro e l'Orso d'Oro. Soprattutto si unisce al fratello Vittorio, scomparso nella primavera del 2018 e con il quale ha firmato quasi tutti i suoi film. È quindi difficile, se non impossibile, raccontare la vita e l'opera di Paolo Taviani senza citare il fratello maggiore. “Hanno sempre lavorato insieme in perfetta armonia”, ha scritto. La Repubblica giovedì, al punto che non è possibile distinguere quale scena sia stata rappresentata da questo o da quella persona. La penisola e il cinema rendono così omaggio ai due registi italiani più famosi nel mondo, non solo a Paolo.
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