Le tv italiane invitano senza contraddizioni specialisti russi. Le autorità e l’UE stanno protestando
Pubblicato il 06.05.2022
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Italia » Compiaciuto, ambiguo, propagandistico e ossequioso. Accusate di dare troppo spazio nelle loro trasmissioni ai giornalisti russi vicini a Vladimir Putin e agli accademici filorussi senza oppositori, le televisioni pubbliche e private italiane sono in hot seat. E ora una domanda è sulla bocca di tutti: possiamo lasciare che si dica tutto in nome della libertà di espressione?
Dopo le osservazioni fatte in diretta domenica scorsa dal capo della diplomazia russa, Sergei Lavrov, niente è meno certo. Soprattutto perché dopo questo spettacolo, è diventato un vero affare di stato. Il comitato di sorveglianza della Rai, l’ente parlamentare che controlla i media pubblici e la commissione parlamentare per la sicurezza dello Stato (Copasir), hanno deciso di aprire un’indagine. Obiettivo: inquadrare i dibattiti televisivi per evitare tentativi di manipolazione dell’opinione pubblica.
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