La Procura di Palermo in Sicilia vuole assicurare alla giustizia Matteo Salvini, leader del partito di estrema destra Lega italiana, per un caso di migranti bloccati in mare nel 2019. Era allora ministro dell’Interno.
È sospettato di sequestro di persone e abuso di potere per aver vietato lo sbarco di un centinaio di migranti soccorsi in mare da Open Arms nell’agosto 2019 e rifiutato per giorni di concedere un porto sicuro alla nave della ONG. Spagnolo. La barca è ancorata al largo della piccola isola di Lampedusa con il peggioramento delle condizioni a bordo.
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Il politico che rischia 15 anni di carcere era presente in tribunale per la seconda udienza in questo caso.
“Non preoccupato”
“I servizi della Procura della Repubblica di Palermo chiedono un rinvio a giudizio e un processo contro di me per sequestro di persona”, ha twittato, prima di aggiungere: “Preoccupato? Assolutamente no”.
“Sono orgoglioso di aver lavorato per la protezione del mio Paese, nel rispetto delle leggi, risvegliando l’Europa”, ha proseguito.
“Violare i diritti delle persone vulnerabili è un crimine in qualsiasi Paese democratico che rispetti la Costituzione e le convenzioni internazionali”, ha detto Open Arms, confermando anche il deferimento alla giustizia richiesto dalla Procura di Palermo.
La prossima udienza è prevista per il 17 aprile.
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