Home Economia La più alta corte italiana rimuove gli ostacoli al processo per l’omicidio di Regeni – 27/09/2023

La più alta corte italiana rimuove gli ostacoli al processo per l’omicidio di Regeni – 27/09/2023

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La più alta corte italiana rimuove gli ostacoli al processo per l’omicidio di Regeni – 27/09/2023

Mercoledì la Corte Suprema italiana ha stabilito che il processo contro quattro agenti di sicurezza egiziani accusati della scomparsa e dell’omicidio di uno studente italiano poteva continuare, anche se gli imputati non erano a conoscenza delle accuse contro di loro.

Il processo contro i quattro uomini è iniziato nel 2021, ma è stato rapidamente sospeso dopo che il giudice si è pronunciato a favore degli avvocati difensori nominati dal tribunale, i quali hanno affermato che il procedimento non sarebbe stato valido se non ci fossero state prove che gli egiziani fossero a conoscenza del caso.

Dopo aver esaminato il caso, la Corte Suprema italiana ha affermato in un comunicato che il codice giuridico relativo a questo caso è incostituzionale a causa della mancanza di cooperazione da parte dello Stato di origine dei sospettati, aprendo la strada alla ripresa del processo.

“La possibilità di organizzare un processo nel rispetto dei nostri principi costituzionali, che restano il filo conduttore del nostro lavoro, è motivo di grande soddisfazione”, ha affermato in una nota il procuratore di Roma Francesco Lo Foy.

Giulio Regeni, uno studente laureato presso l’Università britannica di Cambridge, è scomparso al Cairo nel gennaio 2016. Il suo corpo è stato ritrovato circa una settimana dopo e un’autopsia ha dimostrato che era stato brutalmente torturato prima di morire.

I pubblici ministeri italiano ed egiziano hanno indagato insieme sul caso, ma le due parti in seguito non si sono trovate d’accordo e sono giunte a conclusioni completamente diverse.

I pubblici ministeri italiani affermano che il maggiore generale Magdy Sharif, capo dell’intelligence generale egiziana, l’ex capo della sicurezza dello Stato, maggiore generale Tariq Saber, il colonnello della polizia Hisham Helmy e l’ex capo delle indagini cittadine, il colonnello Atheer Kamal del Cairo, sono responsabili del “grossolano rapimento” di Regeni.

Sharif è stato anche accusato di “associazione a delinquere finalizzata a commettere omicidio aggravato”.

I sospettati non hanno mai risposto pubblicamente alle accuse, e la polizia e le autorità egiziane hanno ripetutamente negato qualsiasi coinvolgimento nella scomparsa e nell’omicidio di Regeni.

Un pubblico ministero italiano ha detto alla corte nel 2021 che l’Italia aveva tentato circa 30 volte, attraverso canali diplomatici e governativi, di ottenere gli indirizzi dei sospettati, ma non aveva ricevuto risposta.

È noto che il sistema giudiziario italiano è molto lento e non c’erano indicazioni immediate su quando il processo sarebbe ripreso.

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