La Nuova Zelanda ha inflitto una pesantissima sconfitta all’Italia venerdì sera a Lione per 96-17 e ha fatto un grande passo verso i quarti di finale della Coppa del Mondo 2023. Grazie a questo successo ampiamente migliorato, gli All Blacks riconquistano il secondo posto davanti agli avversari della serata, con dieci punti, come gli italiani, e tre punti dietro la Francia, prima dell’ultima giornata del girone A. I neozelandesi non hanno lasciato speranze a un’Italia debole , staccandosi molto rapidamente per intascare il punto bonus offensivo dopo soli 22 minuti e segnando un totale di 14 mete. Prima dell’ultima giornata della fase a gironi, hanno riconquistato lo status di favoriti, proprio come Francia, Sud Africa e Irlanda. Nonostante questa disfatta, l’Italia non è ancora eliminata ma dovrà battere i francesi il 6 ottobre a Lione per sperare nella qualificazione ai quarti di finale.
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Calvario italiano
Per la Nazionale, la speranza di conquistare per la prima volta nella sua storia lo scalpo dei nerazzurri è durata solo un minuto. È tempo per gli All Blacks di rubare palla agli avversari nel proprio campo e avanzare con pazienza ma inesorabilità verso la porta azzurra. Un’azione concretizzata cinque minuti più tardi dall’esterno Will Jordan, che riceve un passaggio ai piedi di Jordie Barrett per segnare con una piroetta d’angolo la prima meta della partita, trasformata da Richie Mo’unga (7-0,6). Per rispondere alla destrezza dei loro trequarti, anche gli attaccanti degli All Blacks hanno mostrato i muscoli, spingendo, dopo un rigore, il pack italiano su palla portata conclusa dal mediano di mischia Aaron Smith (14-3, 17°). Incapaci di competere nelle fasi statiche, sopraffatti dalla velocità dei neozelandesi, privati della palla, il resto è stato un lungo cammino incrociato per l’Italia, ridotta al ruolo di sparring partner, in tendenza Brahim Asloum contro Mike Tyson. Dal 23′ i neozelandesi intascano il punto bonus offensivo (28-3). 20 minuti dopo, tornano negli spogliatoi con un punteggio che strizza l’occhio al governo francese: 49-3. E gli uomini in nero non allentano la presa anche nel secondo tempo, aggiungendo alle sei mete segnate nel primo atto, altre otto, stile PlayStation, una più bella dell’altra, cucite con filo d’oro dalla magia degli uomini in nero. nero.
“Rugby gratis”
Hanno lasciato solo le briciole agli italiani: due mete delle ali Ange Capuozzo e Monty Ioane che non hanno contribuito a ridurre il divario che ancora esiste tra le due squadre. Gli Azzurri possono solo rallegrarsi di non aver subito una sconfitta record contro i Blacks, che nel 1999 persero 101-3 contro i neozelandesi. Gli All Blacks ricordano quindi che sono ancora ai vertici del rugby mondiale. “Abbiamo talento in tutte le aree del gioco, ma non abbiamo ancora trovato il giusto punto di riferimento. Stasera abbiamo giocato a rugby gratis”, ha detto al microfono Ardie Savea, il capitano degli Uomini in Nero. da Sky Sport. Giocando in avanti, con la velocità e l’abilità che hanno dimostrato, terzini e attaccanti mescolati insieme, sembravano inarrestabili. L’Irlanda, che probabilmente affronterà nei quarti di finale a Saint-Denis, salvo sorprese, è stata ammonita. Nel frattempo gli All Blacks possono divertirsi. A Lione, hanno offerto a Sam Whitelock una nuova festa per la sua 149esima selezione con la maglia nera, battendo per l’occasione il record che deteneva insieme a Richie McCaw, presente a Lione.
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