sabato, Novembre 23, 2024
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La nuova generazione della mafia italiana espone la sua vita su TikTok

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È sui social che espone la sua vita il figlio di uno dei pilastri della mafia italiana. Crescenzo Marino è figlio di un famoso esponente della camorra, una delle più antiche e importanti organizzazioni criminali d’Italia con sede in Campania (Napoli).

Non esita a sfoltire su TikTok pubblicando video di lui che sfruttano appieno la sua fortuna. Crescenzo Marino vuole mettersi in mostra, cosa che alla “vecchia” camorra non piace affatto. Nonostante abbia 43.000 follower e quasi 900.000 like sul suo account TikTok, non esita a rivelarsi giocando con i pitbull, incontrando noti rapper, indossando abiti di marchi di lusso molto costosi, con champagne o guidando una Ferrari davanti all’Eiffel Torre. È figlio di uno dei pilastri della camorra, Gennaro Marino, meglio conosciuto come Genny Mckay, come spiega a sostegno il video del Dailymail.

TikTok, il social network “preferito” dalla mafia

I clan camorristici utilizzano anche il social network per il suo sistema di brevi video che lo aiuta a veicolare messaggi. In seguito all’omicidio di un uomo legato al clan Carillo-Perfetto, su TikTok era stato pubblicato un messaggio all’attenzione della polizia: Ti diamo una settimana per fermarli o li metteremo all’inferno.».

Marcello Ravveduto, docente di Storia moderna all’Università di Salerno ed esperto di comunicazione mafiosa, testimonia: Per la prima volta, questi gangster hanno trovato un modo diretto per parlare delle loro vite. (…) La camorra ha i suoi membri più giovani su TikTok, perché è più veloce e ci sono meno regole da seguire rispetto ad altre piattaforme. La camorra ha seguito i Narcos messicani, lo usano anche i criminali gitani di Roma. Ciò che serve ora è una migliore collaborazione tra il team di TikTok e la polizia per poter tenere d’occhio queste persone.».

L’anno scorso, uno dei boss mafiosi più pericolosi d’Italia è morto all’età di 79 anni mentre era dietro le sbarre a Parma. Dalla sua cella, Raffaele Cutolo, detto “Il Professore”, aveva organizzato negli anni ’80 la sanguinosa guerra contro Cosa Nostra siciliana.

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