Con il nostro corrispondente a Tunisi, Lilia Blaise
Le autorità tunisine si sono confrontate ogni settimana con numerosi tentativi di partenza da febbraio, a causa del miglioramento delle condizioni meteorologiche. È quanto emerge dagli ultimi comunicati stampa della Guardia nazionale tunisina.
Nessun dato ufficiale consente di stabilire il collegamento tra Le osservazioni di Kaïs Saïed sui subsahariani e una possibile ripresa delle loro partenze. Ma le ultime intercettazioni dimostrano che sono ancora presenti in maggioranza contro i migranti tunisini nelle navi di fortuna in partenza per Lampedusa. Nel 2022 rappresentano poco meno della metà dei migranti sui 32mila arrivati in Italia. A metà febbraio 2023, la piattaforma di chiamata di emergenza Alarm Phone ha riferito che 352 migranti subsahariani erano stati salvati dalla guardia costiera tunisina su 423 candidati all’esilio.
La Tunisia è sotto pressione migratoria, soprattutto da quando l’Italia ha moltiplicato i colloqui con il Ministero degli Esteri tunisino sulla limitazione dell’immigrazione irregolare dall’inizio di gennaio.
Il numero di arrivi di migranti attraverso la rotta del Mediterraneo centrale è aumentato del 116% a gennaio e febbraio rispetto al 2022, secondo Frontex, l’agenzia europea della guardia di frontiera.
Secondo un comunicato stampa della Guardia nazionale tunisina, 14 migranti, anch’essi sub-sahariani, sono stati uccisi quando la loro barca è affondata il 9 marzo, 54 sono stati soccorsi.
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