Sembra che le autorità di Tripoli abbiano cambiato idea nel corso del fine settimana. Secondo quanto dichiarato domenica 3 settembre dall’ambasciatore libico a Roma, Mohammed Younis, riportato dall’agenzia italiana ANSA, il suo Paese ha finalmente accettato di approvare la nomina di un nuovo ambasciatore presso l’Unione europea, Nicola Orlando, il cui inizialmente le lettere credenziali erano estate inaccettabile.
Questo rifiuto, raro nella pratica diplomatica, è stato ancora più sorprendente dato che il nome di Nicola Orlando era stato annunciato nell’aprile 2023 dal vicepresidente della Commissione europea, Josep Borrell, e che il diplomatico italiano era già entrato in Libia. Dal maggio 2021 è inviato della Farnesina e viceambasciatore d’Italia a Tripoli. La sua candidatura è stata sostenuta anche dal ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani.
Il confronto tra Italia e Francia sulla Libia
Dopo questo rifiuto si prevedeva che il posto di ambasciatore dell’Unione europea a Tripoli passasse al francese Patrick Simonet, che fino ad allora era stato ambasciatore dell’Unione europea in Arabia Saudita. Per quanto riguarda il motivo del rifiuto nomina di Nicola Orlando Molti l’hanno vista come una reazione all’attività diplomatica mostrata dalla presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, sul tema dei rapporti tra l’Europa e i Paesi della sponda Sud del Mediterraneo.
Un’attività che spesso si trasforma in confronto con i francesi, soprattutto per quanto riguarda la questione libica, che ha reso ancora più simbolica la sostituzione di Nicolas Orlando con Patrick Simonet. Sembra però che, contrariamente a tutte le aspettative, il diplomatico italiano sia stato infine scelto per sostituire lo spagnolo José Sabadell, la cui missione a capo della rappresentanza dell’Unione Europea a Tripoli era terminata. Questo 31 agosto.
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