lunedì, Novembre 18, 2024
EconomiaLa Cina afferma di attuare "rigorosamente" le risoluzioni delle Nazioni Unite

La Cina afferma di attuare “rigorosamente” le risoluzioni delle Nazioni Unite

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(Pechino) La Cina ha affermato che sta attuando “rigorosamente” le risoluzioni sulle sanzioni delle Nazioni Unite, in risposta ai paesi del Gruppo dei Sette e dell’Unione Europea che chiedono “l’aiuto” di Pechino per impedire alla Corea del Nord di aggirare le sanzioni petrolifere delle Nazioni Unite utilizzando le acque territoriali cinesi.


La lettera a Zhang Jun, inviato di Pechino alle Nazioni Unite, solleva preoccupazioni per la “presenza continua di più petroliere” che utilizzano acque cinesi “per facilitare il loro commercio di prodotti petroliferi sanzionati” verso la Corea del Nord.

La lettera, vista da AFP venerdì, è stata firmata dagli ambasciatori delle Nazioni Unite di Australia, Canada, Francia, Unione Europea, Germania, Italia, Giappone, Nuova Zelanda, Corea del Sud, Regno Unito e Stati Uniti.

In risposta, Pechino ha affermato che “attua rigorosamente le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e adempie seriamente ai suoi obblighi internazionali”.

“La Cina esorta le parti interessate ad attuare pienamente le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla RPDC, in particolare le disposizioni sulla ripresa del dialogo, sul rafforzamento degli sforzi diplomatici e sulla promozione di una soluzione politica”, ha dichiarato lunedì in un tweet una portavoce della sua missione alle Nazioni Unite.

Alla domanda su questo messaggio, durante una riunione ordinaria di lunedì, la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning ha risposto che “la Cina ha sempre rispettato i suoi obblighi internazionali in merito all’attuazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza”.

La lettera afferma che la presenza e i movimenti delle petroliere sono stati monitorati da un gruppo di esperti delle Nazioni Unite che controlla il rispetto delle sanzioni da parte della Corea del Nord.

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La Corea del Nord è soggetta a sanzioni internazionali dal 2006 e sono triplicate nel 2017.

Le azioni unanimi intraprese quell’anno dal Consiglio di sicurezza per costringere Pyongyang a fermare i suoi programmi di armi nucleari e balistiche, limitano in particolare le importazioni di petrolio dalla Corea del Nord.

Dal 2017 il Consiglio di sicurezza non riesce a raggiungere una posizione unitaria.

Nel maggio 2022, Cina e Russia hanno posto il veto a una risoluzione che imponeva nuove sanzioni a Pyongyang e da allora non è stata adottata alcuna risoluzione o dichiarazione del consiglio, nonostante la Corea del Nord abbia lanciato diversi missili, anche sabato.

Gli Stati Uniti, in particolare, accusano regolarmente Pechino e Mosca di fare da “scudo” al regime nordcoreano e di favorire nuove separazioni impedendo una risposta unitaria del consiglio.

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