L’attaccante della Juventus Moise Kean è stato vittima di grida razziste giovedì durante l’incontro a Napoli (1-1), durante la 20a giornata di Serie A italiana.
Moise Kean (21 anni) era ancora vittima di abusi razzisti giovedì sera? L’attaccante della Juventus è stato il bersaglio delle grida di scimmia dagli spalti del Napoli quando la sua squadra ha subito un pareggio per 1-1. La sequenza sembra confermarlo con suoni completamente distinti provenienti dagli spalti su uno dei primi palloni colpiti dall’ex attaccante del PSG. In Francia, i commentatori di beIN Sports, che ha trasmesso la partita, hanno accennato all’episodio in diretta deplorando “cose che non ci piace sentire”.
Nessuna reazione da parte di allenatori, società o media italiani
Al 75′ è entrato Moise Kean al posto di Alvaro Morata. Ma questo argomento non è stato affatto citato dai principali media sportivi italiani sin dal fischio finale. Nessuna reazione dopo la partita tra i giocatori o gli allenatori di Napoli e Juventus. Il nazionale azzurro non ha parlato nemmeno sui suoi social.
Il giocatore, attualmente in prestito all’Everton, è già stato vittima di numerosi insulti razzisti nel corso della sua carriera. Nell’aprile 2019 è stato preso di mira dai tifosi del Cagliari e poi ha festeggiato il suo gol davanti a loro. Il suo gesto è stato criticato dal compagno di squadra, Leonardo Bonucci, che ha stimato che l’errore sia stato condiviso 50-50. All’epoca, la reazione del difensore avrebbe sconvolto e indebolito lo spogliatoio bianconero. Poche settimane dopo, il campionato italiano ha scelto di non penalizzare il Cagliari, sostenendo che “i cori in questione erano certamente aberranti, ma hanno avuto solo un impatto limitato sul corso della partita”.
Moise Kean si è allenato alla Juventus e si è trasferito all’Everton nel 2019. È stato prestato al Saint-Germain la scorsa stagione prima di tornare nella stessa forma alla Juventus la scorsa estate. In questa stagione ha segnato tre gol in 13 partite di Serie A, con la Juventus al quinto posto.