domenica, Novembre 24, 2024
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Joe Biden è diventato un peso per i democratici

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Anche se ha ancora possibilità di vincere, a 14 mesi dalle elezioni presidenziali, Joe Biden è nella sua forma peggiore.

Più che gli insuccessi di suo figlio, sono le percezioni sulla sua salute e la sua incapacità di vendere i suoi risultati ai suoi concittadini che minacciano di distruggere la sua campagna.

Incapace di persuadere

Infatti, durante le elezioni presidenziali del 2020, Joe Biden ha beneficiato di un contesto favorevole per condurre la sua campagna. Comodamente installato in casa, riusciva ad evitare numerosi viaggi e assembramenti.

Sollecitando la possibilità che fosse semplicemente un presidente di transizione durante le primarie, potrebbe poi accontentarsi di incarnare il minore dei due mali, un candidato senza nulla di estremo di cui ci si può fidare per far cadere Donald Trump.

Alla luce dell’allarmante arretrato nei sondaggi, non può più accontentarsi di giocare sulla difensiva, e gli strateghi democratici pensano al peggio. Tra le cattive notizie, la peggiore è senza dubbio l’ampia quota di democratici che vorrebbero che fosse offerta un’alternativa a Biden.

Così questi democratici considerano i 46H Cattivo capo? No, sostengono semplicemente che non ha più l’energia e le risorse per guidare il Paese.

E ancora, nel 2024, il destino delle elezioni sarà nelle mani di una manciata di stati. Sappiamo già che il margine di vittoria non sarà grande.

In questo contesto, l’opinione degli elettori democratici dovrebbe far rabbrividire gli strateghi. Incoraggiare gli elettori a votare è essenziale e ci si chiede se si sceglierebbe un candidato che non susciti entusiasmo.

E per i democratici va peggio. Se Trump si ritirasse, un altro sondaggio indica molto chiaramente che Nikki Haley riuscirà a sconfiggere il presidente di diversi punti.

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Haley, che è più giovane, più attiva e meno polarizzante ma ha esperienza, potrebbe mitigare la perdita di voti delle donne a favore dei repubblicani. La sua posizione sulla questione dell’aborto è più aperta e meno estrema di quella di molti suoi colleghi.

  • Lui ascolta
    Laliberté-Martino, con gli scienziati politici Luc Laliberté e Richard Martino, è disponibile tutti i giorni feriali, dal vivo o tramite podcast su
    :
Chi invece di Biden?

All’inizio delle elezioni di medio termine del novembre 2022, ho scritto che Biden doveva ritirarsi. Ne sono convinto più che mai. Anche altri ci stanno pensando, e il suo biografo ha recentemente affermato che non sarebbe sorpreso dal suo ritiro.

Anche se la sua candidatura ha dei difetti, Biden ha una pessima reputazione e gli americani sanno con chi hanno a che fare. Trovare un altro candidato presenta anche alcuni rischi. Il nome di Kamala Harris è ancora nelle notizie, ma non riesco a immaginarla in grado di cambiare la situazione.

Se dovessi scommettere oggi su un buon barattolo di sollievo, la mia scelta ricadrebbe sul governatore della California Gavin Newsom, sul governatore del Michigan Gretchen Whitmer (il duello contro Haley passerebbe alla storia), o sul mio preferito, il ministro dei trasporti ed ex rivale di Biden 2020 Pete Buttigieg.

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