È l’incidente più grave avvenuto in Italia negli ultimi dieci anni. Almeno 21 persone sono morte, tra cui due bambini, e altre sono rimaste ferite, martedì sera, a Venezia quando un autobus alimentato a gas metano è caduto da un ponte e ha preso fuoco, secondo quanto riferito all’AFP dal comune di questa città del nord-est italiano. “Una tragedia ha colpito questa sera la nostra comunità, provocando numerose vittime tra i presenti a bordo dell’autobus caduto” da un ponte vicino a Mestre, sulla terraferma, ha detto su Facebook il sindaco della città Luigi Brugnaro, descrivendo una “scena orribile”.
Rispondendo a una domanda dell’Agence France-Presse, il portavoce del sindaco ha affermato che il bilancio delle vittime è di “almeno 20 morti, tra cui due bambini”. Ha aggiunto che “almeno dieci persone ferite di varia gravità sono già state evacuate dal luogo e trasferite negli ospedali” della regione, in particolare a Mestre, Padova e Treviso. Ha aggiunto: “Le operazioni continuano per salvare e detenere altre persone potenzialmente ferite”.
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La Direzione sanitaria di Venezia ha immediatamente avviato un piano di emergenza per il massimo afflusso di contagiati, chiamando in servizio medici e personale di emergenza.
Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha immediatamente espresso le sue “profonde condoglianze”. Ha detto in una nota: “Sono in contatto con il sindaco Luigi Brugnaro e il ministro (dei trasporti) Matteo Salvini per dare seguito alle notizie di questa tragedia”.
Secondo i vigili del fuoco di Venezia, l’autobus “ha preso fuoco” dopo essere caduto da un ponte che attraversa la linea ferroviaria tra Mestre e Marghera, due località del comune di Venezia che si affacciano sulla sua famosa laguna. Secondo il quotidiano Il Corriere della Sera l’autobus è uscito di corsia sul ponte, ha urtato la barriera di sicurezza ed è caduto vicino ai binari ferroviari sottostanti dopo aver volato per una trentina di metri.
Sembra che l’autobus abbia preso fuoco dopo essere entrato in contatto con i cavi elettrici, riferisce Il Corriere. Secondo il ministro dell’Interno Matteo Piantidosi “l’aggravante è stato il carburante metano, quindi l’incendio si è propagato rapidamente”. “Il bilancio è tragico e tragico, ma temo che salirà”, ha detto al telegiornale sul canale pubblico Rai1.
L’incidente di questo tipo più grave mai avvenuto in Italia è avvenuto il 28 luglio 2013. Un autobus con a bordo una cinquantina di passeggeri, tutti provenienti dalla provincia di Napoli e di ritorno da un viaggio di tre giorni, precipitò su un ponte alto una trentina di metri nei pressi di Avellino, una cinquantina di chilometri a est di Napoli. . Trentotto persone morirono sul colpo e due morirono a causa delle ferite riportate.
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