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Italia – Tunisia: buoni conti fanno buoni vicini

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Tra i Paesi del G7, che non perdono occasione per rivolgere critiche sottilmente velate al Presidente Kaïs Saïed, invitandolo a ripristinare il processo democratico in Tunisia, solo l’Italia mostra grande comprensione per il potere in atto nel nostro Paese e lo difende spesso davanti agli organismi internazionali .

Questo rapporto di buon vicinato, che non è esente da calcoli politici da entrambe le parti, l’Italia temendo l’aggravarsi del flusso migratorio clandestino dalle coste tunisine e la Tunisia trovando che i funzionari italiani sono più ricettivi alle sue rimostranze, è sfociato ieri, venerdì, giugno 2, 2023, in un colloquio telefonico tra il Presidente Kaïs Saïed e il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni, sui rapporti bilaterali e il partenariato strategico tra Tunisia e Unione Europea.

Saïed e Meloni hanno anche discusso dell’iniziativa lanciata dal presidente Saïed per organizzare una conferenza ad alto livello tra i paesi interessati dalla questione migratoria, indica un comunicato stampa della presidenza tunisina.

L’iniziativa riguarda, in particolare, i Paesi del Nord Africa, quelli del Sahel e del Sahara ei Paesi della sponda settentrionale del Mediterraneo. L’obiettivo è affrontare le cause della migrazione irregolare e individuare i mezzi adeguati per porre fine alla conseguente crisi umanitaria.

Giorgia Meloni presto a Tunisi

La presidenza tunisina ha anche indicato nel comunicato che il presidente del Consiglio italiano ha accettato l’invito del presidente Saïed a compiere una visita ufficiale in Tunisia la prossima settimana.

La Meloni, ricordiamolo, aveva invitato il FMI, durante il G7 di Hiroshima (Giappone) a fine maggio, ad adottare un approccio “conveniente” erogare fondi alla Tunisia senza precondizioni.

Poche ore prima di questo annuncio era stato siglato un accordo tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e la Banca Mondiale, nel corso di una cerimonia svoltasi presso la residenza dell’Ambasciatore d’Italia in Tunisia, Fabrizio Saggio, che ha accolto per l’occasione il residente rappresentante della Banca Mondiale in Tunisia, Alexandre Arrobbio, il direttore dell’ufficio regionale dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) a Tunisi, Andrea Senatori e il program manager della Banca Mondiale, Zouhour Karray.

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L’accordo riguarda un milione di euro a sostegno delle attività del fondo fiduciario Tunisia Economic Resilience and Inclusion (Teri), istituito dalla Banca Mondiale per sostenere il programma di riforme e rafforzare la capacità della Tunisia di rispondere alle sfide economiche e sociali attuali.

«La Banca Mondiale è lieta di collaborare con il Governo della Repubblica Italiana per finanziare questo progetto che ci permetterà di accelerare l’attuazione delle azioni prioritarie individuate dal Governo tunisino, al fine di migliorare i servizi pubblici ai cittadini e alle imprese», ha affermato Alexandre Arrobbio. E per aggiungere: “Siamo impegnati a continuare la collaborazione con i nostri partner italiani per sostenere le riforme e promuovere lo sviluppo in Tunisia”.

“Grazie a questo accordo la Cooperazione Italiana, attraverso l’Aics, entrerà a far parte di uno strumento multipartner che ci consentirà di affrontare collettivamente le sfide dello sviluppo locale equo e sostenibile, di promuovere sinergie positive tra i diversi attori dello sviluppo e di ridurre il frammentazione degli aiuti”ha dichiarato Andrea Senatori, direttore dell’Aics Tunisi, a margine della cerimonia.

Il governo italiano e la Banca mondiale continueranno a lavorare insieme per rafforzare la capacità dell’amministrazione tunisina, migliorare i servizi pubblici e promuovere una crescita economica sostenibile nel Paese.

Interessi ben compresi

“La chiara comprensione da parte dell’Italia dell’importanza e della necessità di sostenere la riforma politica e la ripresa economica in corso in Tunisia è estremamente importante per la Tunisia e per le sue relazioni con la Tunisia”ha dichiarato da parte sua il Ministro degli Affari Esteri, delle Migrazioni e dei Tunisini all’Estero, Nabil Ammar, in un intervento pronunciato nel corso di una cerimonia organizzata nella stessa serata in occasione della Festa della Repubblica Italiana.

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Ammar ha notato che questi “relazioni intense e diversificate si stanno rafforzando nel tempo e saranno ulteriormente consolidate dall’intreccio di interessi comuni tra i due Paesi”.

Il Ministro ha anche ringraziato l’Italia per tutti gli sforzi profusi per spiegare il punto di vista tunisino ai Paesi partner e amici, descrivendo la posizione italiana come“intelligente e costruttivo” da“una visione prospettica di lungo termine che richiede di perseguire questo approccio”.

Ha sottolineato le sfide urgenti che devono affrontare oggi tutti i paesi del Mediterraneo e in altre parti del mondo “superare le capacità dei singoli Stati e costringere tutti noi a elevare la solidarietà al livello di un valore fondamentale più velocemente che mai”.

Per quanto riguarda la questione della migrazione, il Ministro degli Affari Esteri ha espresso l’auspicio che la proposta del Presidente Saïed di organizzare una conferenza regionale sulla migrazione con la partecipazione dei paesi interessati trovi una risposta positiva per affrontare efficacemente questo fenomeno e in modo che tiene conto della dimensione umanitaria. Il Capo dello Stato ha proposto lo svolgimento di tale conferenza nel corso del suo recente incontro a Tunisi con il Ministro dell’Interno italiano.

IB (con agenzie).

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