Con il debito pubblico in aumento, la penisola ha tutto da perdere a causa dell’aumento dei tassi di interesse.
L’Italia è tornata ad essere il “malato d’Europa”, secondo le parole dell’imperatore Nicola I?Versetto ? Vista l’evoluzione del tasso dei titoli di Stato decennali italiani, è lecito porsi la domanda.
Tra un anno, ritorno Bonnie del Tesoro Polinale È passato dallo 0,8% a oltre il 4%, un livello che non si vedeva da dicembre 2013. Tale rally ha subito un’accelerazione, con un guadagno di 100 punti base (1%) nella prima metà di giugno.
traccia inquietante
Ma al di là di questa escalation, è il divario di rendimento con i bund tedeschi della stessa durata, che è il benchmark obbligazionario europeo, ad essere preso di mira dagli investitori. Tuttavia, con un tasso Bund dell’1,6%, questa differenza è o Differenza Ora si attesta intorno ai 250 punti base (2,5%), un livello considerato critico. Certo, il divario è ancora lontano dai 550 punti base che prevalevano al culmine della crisi del debito sovrano nel 2012. Ma la traiettoria appare preoccupante in quanto il debito pubblico italiano rappresenta più o meno il 150% del PIL.
Negli ultimi anni, il sistema dell’euro [composé de la Banque centrale européenne et des banques centrales nationales des pays de l’UE], era – di gran lunga – il più grande acquirente di debito italiano, ricordano Juliette Cohen e Bastien Drouet, strateghi di CPR Asset Management. Alla fine, ci sono 723 miliardi di euro di debito pubblico italiano posseduti congiuntamente lo scorso aprile dalla Banca d’Italia e dalla Banca centrale europea nell’ambito del PSPP e del PEPP, due programmi per acquisti massicci di titoli pubblici.
La decisione della Banca centrale europea di porre fine agli acquisti netti di attività di 1Versetto Luglio avrà ovviamente un impatto sull’onere del debito italiano. In un recente studio, l’Osservatorio Conti Pubblici Italia (OCPI) stima che “un aumento di un punto percentuale, permanente e uniforme sulla parte lunga della curva, porterebbe a un aumento della spesa per interessi di 3 miliardi nei prossimi 12 mesi. ” [soit 2 milliards pour le renouvellement des titres arrivant à échéance et 1 milliard pour les nouvelles émissions] e 39,4 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni”.
rischi politici
Tuttavia, questo problema arriva in un brutto momento, soprattutto a causa della guerra in Ucraina. Mentre il governo di Mario Draghi ha abbassato le previsioni di crescita al 3,1% per il 2022, la Banca d’Italia è più pessimista e prevede ora una crescita limitata al 2,6%. Una delusione per Roma, che ha puntato su una crescita sostenibile per ridurre il peso relativo del proprio debito.
In queste condizioni, “la BCE non può permettersi di lanciare una nuova crisi nell’eurozona e deve definire un meccanismo per combattere la frammentazione se Margini Gli italiani virarono oltre, analizzando Juliette Cohen e Bastien Drouet.
Tanto più che la prospettiva delle elezioni generali nella primavera del 2023 ravviverà i rischi politici in un paese in cui il successo nel formare una maggioranza al governo è un esercizio difficile.
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