Gli elettori di oltre 1.150 comuni, ovvero l’equivalente di 12 milioni di italiani, devono eleggere i propri sindaci questa domenica e lunedì 3 e 4 ottobre, prima di un possibile secondo turno il 17 e 18 ottobre. Nonostante i sondaggi favorevoli a livello nazionale, la destra e l’estrema destra dovrebbe avere più difficoltà in queste elezioni locali.
Andrebbero contestate le prime elezioni organizzate in Italia dall’ascesa al potere di Mario Draghi lo scorso febbraio. Riguarderanno 5 capoluoghi di regione e 20 capoluoghi di provincia, comprese le maggiori città italiane, per risultati attesi molto variegati.
Nonostante un forte ancoraggio a livello nazionale, con il 40% delle intenzioni di voto, i partiti di estrema destra Fratelli D’Italia, guidati da Giorgia Meloni, e la Lega nazionalista di Matteo Salvini, dovrebbero soffrire con queste elezioni amministrative.
“Saranno un banco di prova per i diversi partiti e il loro equilibrio di potere all’interno delle rispettive coalizioni. A cominciare dalla destra nazional-populista che è l’ultramaggioranza nei sondaggi a livello nazionale ma dovrebbe subire una cocente sconfitta a livello locale, prova della carenza della classe dirigente”, ha assicurato il polilogo Massimiliano Pananari in un intervento diffuso da Gli echi.
Lasciato in testa
Negli ultimi sondaggi la vittoria è promessa al Pd a Milano, Bologna e Napoli e le previsioni indicano un voto favorevole per questa stessa corrente politica a Torino e Roma.
A Roma dovrebbe essere serrata la lotta tra il candidato dell’estrema destra Enrico Michetti, con il 31% dei voti, e Roberto Gualteri, ex ministro dell’Economia tra il 2019 e il 2021 e deputato del Pd, che beneficia del 28% dei voti. intenzioni di voto secondo gli ultimi sondaggi.
Queste elezioni comunali sono decisive per il governo in Italia perché permettono di avere o meno un’adesione del Parlamento alla coalizione al potere.
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