San Siro, dove l’Italia riceve l’Inghilterra nella Società delle Nazioni venerdì (20:45), è stata a lungo il giardino di Gianluigi Donnarumma. Ma il portiere del PSG non è più necessariamente in casa a Milano, dove è stato fischiato durante la sua ultima apparizione. L’ex portiere del Milan, però, avrebbe dovuto avere solo bei ricordi quando è tornato in campo all’esordio e all’avversario contro il quale ha cambiato taglia diventando campione d’Europa nel luglio 2021.
Imperial ai calci di rigore contro la Spagna (1-1 ai supplementari, 4-2 ai rigori) in semifinale poi l’Inghilterra (1-1 p., 3-2 ai rigori) in finale, Gianluigi Donnarumma era stato il grande Italiano a fine Euro e nominato miglior giocatore del torneo. Ma da allora i nervi di questo specialista dei rigori sono stati messi a dura prova. Gianluigi Donnarumma ha sofferto per la prima volta al PSG, dove ha lasciato per crescere dopo gli Europei, affrontando la concorrenza dell’esperto Keylor Navas.
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Sotto costante pressione, la sua prima stagione a Parigi è stata segnata dalla delusione contro il Real Madrid (1-3), nell’ottavo ritorno di Champions League. “Gigio” aveva sbagliato il primo dei tre gol di Karim Benzema, anche se il portiere ha sempre denunciato una colpa dell’attaccante francese.
Anche con l’Italia il dopo Euro si è trasformato in un incubo. Era iniziato a Milano il 6 ottobre 2021. Tornato per la prima volta a San Siro da quando aveva lasciato il PSG, “Gigio” era stato fischiato da parte dello stadio, dal riscaldamento al fischio finale, durante la sconfitta contro la Spagna (1 -2) nella semifinale della Società delle Nazioni – questa battuta d’arresto aveva posto fine a più di tre anni di invincibilità della Nazionale. Febbre, aveva quasi segnato contro la sua squadra, parato dal palo, e aveva tirato fuori la sua pena.
“È triste perché giocava l’Italia, non era una partita di club“, si era rammaricato l’allenatore Roberto Mancini. Pochi giorni dopo, il napoletano arrivato in Lombardia a 14 anni ha riconosciuto il suo”delusione“:”Sono cresciuto qui e sono sempre stato un tifoso del Milan, otto anni non sono facili da dimenticare“, aveva osservato.”Questa sera ha distrutto lo spirito magico dell’Euro. E il morale di Donnarummariassunto questa settimana il Corriere della Sera tornando ai fischi dell’anno scorso. Da lì, nulla è andato per il verso giusto. Né per la Nazionale, né per Gigio.”
Come il suo portiere disturbato, l’Italia era solo l’ombra della squadra campione d’Europa. Superata dalla Svizzera nel suo gruppo, è crollata a marzo nel jump-off. Anche se Gianluigi Donnarumma non ha potuto fare nulla per il gol segnato nei minuti di recupero dall’attaccante della Macedonia del Nord Aleksandar Trajkovski (1-0). Aveva chiuso la stagione sul filo del rasoio, infastidito da una domanda della Rai dopo aver saltato un rilancio durante lo schiaffo subito dall’Italia in Germania (2-5) a giugno: “Tutti abbiamo commesso degli errori, non c’è nessun colpevole. Ma se vuoi dare la colpa a me, nessun problema… Prendo i colpi e le responsabilità.”
Questo ritorno internazionale a San Siro sembra essere l’occasione per voltare pagina. Sia per il portiere, ora titolare ufficiale al PSG, che l’Italia ha bisogno di rilanciare. Ma anche per i milanesi, senza dubbio placati dallo scudetto vinto a maggio e dall’impeccabile finora del nuovo portiere rossonero, Mike Maignan. “Non serve proprio il cervello per fischiare un giocatore della nazionale italiana. A volte possiamo essere delusi, ma il giocatore rappresenta l’intera nazione e anche quella che fischia“, ha rilasciato giovedì in conferenza stampa il capitano italiano Leonardo Bonucci, sperando che gli Azzurri abbiano il supporto di San Siro venerdì. “fino alla fine“.
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