Le immagini di una cittadina italiana apparsa in catene durante il processo in Ungheria hanno suscitato indignazione in Italia, fino ai vertici dello Stato. Roma convoca l'ambasciatore ungherese.
Ilaria Salis, 39 anni, insegnante e attivista antifascista, è detenuta in Ungheria da quasi un anno in un carcere di massima sicurezza, questo lunedì la cittadina italiana è apparsa ammanettata e incatenata, trattenuta da un agente di polizia, durante il suo processo a Budapest.
Immagini della giovane donna trattenuta dei canali hanno indignato l’Italia fino ai vertici del governo.
La giovane è accusata di aver attaccato i neonazisti, che erano nel febbraio 2023 a Budapest, per celebrare il “Giorno dell'Onore”, **una manifestazione per glorificare un battaglione nazista”.
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Il vice primo ministro e lo ha dichiarato il ministro degli Esteri italiano lIl trattamento di Ilaria Salis è stato contrario agli standard dell’Unione Europea e convocato l'ambasciatore ungherese in Italia.
Il cittadino è detenuto da più di un anno in un carcere di massima sicurezza nella capitale ungherese.
Suo padre, Roberto Salis, ha denunciato queste condizioni di detenzione:
“Queste condizioni sarebbero considerate tortura in Italia. Non puoi trattare un prigioniero così. (…) Non possiamo comprendere che possa esistere una tale disparità giuridica tra i paesi che fanno parte della comunità europea.”
Rischia di più la giovane italiana accusata di aver partecipato ad un'aggressione contro due neonazisti 11 anni di carcere. Ilaria Salis smentisce le sue convinzioni.
Si è dichiarata non colpevole e Il processo è stato rinviato al prossimo maggio.