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Italia: il rumeno Dybala è già tornato a Torino

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Italia: il rumeno Dybala è già tornato a Torino

Paulo Dybala è infatti tornato a Torino sabato (18:30), con una nuova maglia e rinnovate ambizioni, per prolungare l’impeccabile inizio di stagione della Roma e dare alla Juventus il rimpianto, lasciato alla fine della scorsa stagione.

Il tecnico del Torino Massimiliano Allegri ha confermato: “Abbiamo avuto anni straordinari. È cresciuto alla Juventus ed è diventato il giocatore che è… Sarebbe un avversario, ma sarebbe un piacere rivederlo”.

Lo scorso maggio, dopo l’ultima apparizione allo stadio della Juventus contro la Lazio (2-2), il giocatore argentino è stato sbalordito, versando tutte le lacrime del suo corpo davanti al saluto di Tifussi al bianconero N.10.

In sette anni alla Juventus, “Goya” (“gioiello” in spagnolo, il suo soprannome) ha segnato gol (115 in 293 partite) e titoli (5 scudetti, 4 coppe Italia). Fino alla fine sperava di rimanere ai piedi delle Alpi.

Ma dopo mesi di procrastinazione, la Juventus ha chiesto il divorzio alla scadenza del suo contratto a giugno. Ha scommesso sulla stella nascente Dusan Vlahovic per far rivivere una squadra in declino dopo una stagione senza titolo, per la prima volta in 11 anni.

“Pensavo che saremmo stati insieme per più anni, ma il destino ci ha messo su strade diverse”, ha detto il 28enne argentino.

Tre mesi dopo, sarà di nuovo il protagonista della giornata. Ma questa volta dentro la squadra avversaria, con il logo Wolf sul petto e il N.21 sulla schiena, che ha indossato anche alla Juventus durante le sue prime stagioni (2015-2017), dopo aver rifiutato la proposta della Roma di subentrare a Francesco Totti . n. 10.

– “un po’ di tempo” –

Inter a lungo promessa Dopo la pausa con la Juventus, Dybala è finalmente tornato dai riflettori in Champions League ma per l’allenatore che ha riportato ambizioni al club della capitale, Jose Mourinho.

“La prima cosa che ho chiesto all’allenatore è stata cosa proveremo a vincere? Amo vincere, e lo fa anche lui”, ha sorriso mentre atterra ai piedi del Colosseo Paulo Dybala, tifoso del “Gladiator” –celebrando i suoi obiettivi imitando una maschera da gladiatore.

A Roma è stata subito adottata: Tifusi era in diverse migliaia ad assistere alla mostra “Hollywood” di fine luglio nell’eurozona.

Le sue prime apparizioni all’Olimpico, in amichevole contro lo Shakhtar Donetsk (5-0) e poi in campionato contro la Cremonese (1-0), gli hanno anche permesso di assaporare l’entusiasmo dei tifosi che sperano di vedere la Roma giocare la ruoli da protagonista ancora una volta. (ultima sesta stagione). Questo si basa sul rilancio di Dybala, dopo due stagioni travagliate dagli infortuni.

“Non ha ancora raggiunto la vetta. Alla fine di ogni azione si mette le mani sui fianchi, gli serve ancora un po’ di tempo ma ha grandi qualità”, ha stimato giovedì a Il Messaggero Zbigniew Boniek, l’ex attaccante della Juventus ma romano nel cuore (vive lì per 37 anni).

Mourinho gli assicura di essere “contento” del suo emergente: “Non mi aspettavo di più in questo periodo”, ha confermato il tecnico portoghese, che sabato lo aspettava “una partita normale”, con “forse più sensazioni prima o dopo”.

E il primo gol in Gialorosso? Lo stadio della Juventus sembra il luogo perfetto: l’argentino è quello che ha segnato più volte lo stadio inaugurato nel 2011, con 68 gol, in tutte le competizioni, secondo la Serie A. Ma se mai dovesse segnare contro la Juventus, ha già avvertito, “ovviamente non lo farà” festeggiare quel gol con un assaggio di vendetta.

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