Ovviamente, quando ci si trova nello stesso gruppo TQO con la Serbia, a Belgrado peraltro, la porta è molto stretta per arrivare all’imbarco per i Giochi Olimpici di Tokyo. E anche se Marco Belinelli (Virtus Bologna) si è ritirato, l’allenatore dell’Italia, Meo Sacchetti, vuole ancora crederci – è il suo lavoro – come ha detto al Stadio del Corriere dello Sport.
“Lo sport ha imparato molto in questa direzione. Pensa alla Danimarca nel calcio: nel 1992 fu arruolato e finì per vincere il campionato. I miracoli accadono: di tanto in tanto, ma succede. Tuttavia, non dobbiamo solo pensare alla Serbia, ma fare un passo alla volta. Avremo pochi giorni per trovare un amalgama con diversi attori esecutivi”.
Il tecnico azzurro è soddisfatto dei giovani che arrivano nella selezione:
“In effetti c’è stata un’esplosione di tanti giovani: alcuni sono andati nei college americani, altri in Europa. C’è qualcosa, e ci permette di guardare al futuro. Ci sono belle facce, un bell’atteggiamento. Nella settimana di allenamento a Pinzolo c’erano dei giovani che hanno litigato, alcuni li abbiamo dovuti arrestare per un problema fisico, mentre loro volevano continuare ad allenarsi. Una volta eravamo disperati perché avevamo pochi giocatori per la Nazionale, ora possiamo vedere persone che avranno un brillante futuro in azzurro”.